lunedì, dicembre 29, 2008

POINTING HVAR


Sono in viaggio per Hvar. O meglio, ero in viaggio. Ho beccato tormenta di neve nelle montagne croate. Vento a 100km/h. Aries III voleva decollare dal tetto. Un'odissea. Quando arrivava la raffica sterzavo per prenderla con meno incidenza: temevo ribaltamento. Ad ogni modo ora sono qui. Ed è il secondo giorno di regate. Ma non faccio report. I conti alla fine. Anticipo che si sente che sono fermo da molto, troppo tempo. Siamo pochi Laser ma Hvar è maestosa. L'hotel è stupendo. Aries III è parcheggiata a pochi metri. Il balcone della camera da sul mare: quando vedo la barca del comitato uscire mi vesto, scendo e caccio l'amata barchetta in acqua. Un principe.

mercoledì, dicembre 24, 2008

Magari bisogna solo trovare il coraggio

Sono forse cinque mesi che è tutto diverso. Ho perso una cosa brutta. Lasciata per strada. Vomitata via per nausea. E tutto grazie alla provvidenza. Insensato sarebbe non approfittarne. Peccato, sarebbe un peccato. Mi devo armare di nuove essenze. Alzare il livello dell'empatia fuori di me. Discernendo il genuino dal vantaggioso e scegliendo il primo. Se faccio spazio creo vuoto. Se apro ancora un po' entra roba nuova. E con un po' di fortuna (io sono fortunato) entro in un circolo virtuoso dove il giusto alimenta altro giusto. Magari bisogna solo trovare il coraggio di fare quello che non si è mai fatto. Eppoi forse la strada inizia a scendere.

domenica, dicembre 21, 2008

STANDBY


Con la complicità del poco vento ho passato un raro weekend senza mettere il culo in acqua. In compenso sono riuscito finalmente a metter mano a quel cazzo di timone che ho divelto oramai diverse settimane fa nelle secche lignanesi. Natale bussa. La testa è piena di pensieri rivolti a quel magma vita-lavoro che ha per nome Polodigitale.it. Il tentativo di vaporizzare i server è miseramente fallito ed ha portato con sè molte notti passate a fare viaggi San Vito - Trieste. E purtroppo non per vela. Spero solo di cucire assieme il tempo necessario a fare le cose che vanno fatte per lasciar spazio a Hvar. Una regata che è una festa. Una festa che è una regata. Le isolane.

domenica, dicembre 14, 2008

Cinghia bruta


"Cinghia bruta!!!" Così Pietro ama aggiornare il suo stato su Facebook dopo essersi allenato a cinghiare con vento forte. E finalmente anche io ho potuto emularlo: oggi a Lignano la giornata era perfetta. Perfetta per cinghiare intendo. Pioggia, freddo, neanche un'anima viva in mare, ma un bel vento di 15 nodi da NE. In acqua era veramente uno spettacolo che solo il mare d'inverno sa dare. Il cielo alternava groppi scuri a buchi azzurri. Poi uno scroscio d'acqua. Poi una raffica. Il tutto in un incredibile silenzio. Bello. Bello. Sono uscito verso l'una e mezza con l'idea di fare un'oretta di allenamento e mi sono ritrovato a rientrare che faceva praticamente buio. Il vento sui 15 nodi è una bestia cattiva: più ritardi il depotenziamento della vela più la barca possiede energia per andare forte. Ma resistere dal cazzare vang, cunningham e base si paga ovviamente con i quadricipiti. Sorrido: ho la sensazione che il diverso lavoro che sto facendo in palestra sta iniziando a dar frutti. Dopo Formia, un mesetto e mezzo fa, ho cambiato metodologia d'allenamento. L'ho fatto dopo essermi confrontato con Carletto. Lui, piccolino e leggero, va con vento forte come gente decisamente più alta e pesante. In sostanza lavoro di più sulla forza massimale. Conscio e speranzoso che usando meno muscolatura questa ceda più tardi. Si sa, l'allenamento non è una regata. Vedremo. Natale è vicino. Hvar pure.

mercoledì, dicembre 10, 2008

RAGNATELE


Se non erro le ultime regate che ho fatto sono state la zonale della Barcolina ad inizio ottobre, e la nazionale di Formia, dove però abbiamo completato solo una prova su 6 previste. Poi il nulla. E' da quando ho comprato la barca nel 2006 che non ho mai passato un tempo così lungo senza far regate. Il periodo è davvero strambo. Polodigitale.it mi assorbe le energie, le emozioni ed il tempo e lascia poco spazio ad altro. Non mi è mai piaciuto fare le cose male. Preferisco non farle. Ed è questo il motivo principale della mia mancanza dai campi di regata. Forse sbaglio, forse dovrei prendere la vela in maniera più "veloce". Ma è impossibile. Mi conosco. Soffrirei e basta. Quindi prendiamo questo periodo per quello che mi può dare. Magari dietro a questo rallentamento agonistico c'è una accelerazione da qualche altra parte no? Si, si.