lunedì, marzo 31, 2008

29 Marzo


Ph. © Andrea Carloni
Il 29 marzo del 1968 cadeva di venerdì e mia madre m'ha detto che nacqui alle 9 e mezza di sera in casa di mia nonna. 40 anni dopo (l'altro ieri) ero ad Andora per l'Europa Cup. Io odiavo festeggiare il mio compleanno ma questa volta invece no. Proprio no. L'elenco delle cose belle che mi sono capitate in quel giorno è veramente lungo. Parto in ordine cronologico. Mattina presto vengo svegliato da un "aauguriiiii" di Fra. La prima immagine della giornata è quindi un sorriso. Se conoscete la dentatura della Clapcich non occorre dire altro. Fuori c'è sole, cielo azzuro e vento. Scendiamo al circolo e m'incammino ad armare la barca. Incontro Pietro che mi butta lì una frase d'auguri talmente vera che traballo. Pietro è giovane ma è persona concreta fino al midollo. Il suo complimento mi fa ringiovanire di una decina d'anni... Si scende in acqua. Sono insolitamente tranquillo e mentre raggiungo il campo di regata ripenso al paio di consigli di Roby.
Danno i 5 ed io, ancor più insolitamente tranquillo, attendo l'ultimo minuto per trovare il mio posticino tra gli 85(!) Laser schierati in linea di partenza. Parto completamente libero. Il vento è sui 10/15 nodi. Cinghio mure a dritta verso costa. Soppravento a me, non molto distante (!!!) c'è Karpak, il fuoriclasse estone.... tra me e me penso che forse non è il caso di virare... Continuo verso terra e giunge il momento di chiudere il gruppo di destra. Mahhh?!?... ma???!!!!... uhhhhhh... siamo in boa... mi guardo in giro.... dove cazzoooo sono tutti gli altri? Giro settimo. S E T T I M O ! ! ! "Ok" - dico dentro di me - "un colpo di culo arriva a tutti prima o poi". Ma al posto di cagarmi sotto e di iniziare a guardare dietro, affronto il lasco e la poppa con lo sguardo fisso sulla prua e sulle onde. Nessuno mi prende. Non ci credo. Nella seconda bolina Michele e un ucraino mi sorpassano alla grande. Nella poppa, nel lasco e nella bolina finale altri 3 si infilano. Chiudo 12. D O D I C E S I M O ! ! !
Quando taglio la linea capisco per la prima volta com'è e cos'è la sensazione della vittoria. La soddisfazione di fare un risultato eccellente grazie alle tue forze. E' una sensazione unica, un orgoglio ed una fierezza buoni.

lunedì, marzo 24, 2008

A ripetizione per favore...


Nel weekend pasquale c'è stata la Spring Cup di Isola. 4 giorni di regate. 3 prove per giorno tranne l'ultimo in cui la grandine ha costretto l'annullamento delle regate. Questa è vela. Il resto ciancie. Ho potuto partecipare solo il venerdì pomeriggio in cui mi è esplosa la vela costringendomi a tre dnf e sabato dove una bora di 8/10 metri faceva "riscaldare" bene i nostri quadricipiti. Mi sono rotto le palle di fare sempre polemica ma la vela praticata in Italia è per bambini. Chi vuole fare sport è meglio che si abitui ad andare all'estero. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Ad Isola la solita faraonica organizzazione con 3 campi di regate, cibo e bevande gratis, premi a sorteggio, ecc. Vasilij detta legge scartando un primo su nove prove disputate. Ma dietro c'è il Boba Sailing Team. Jacopo secondo, Carlo terzo e Pietro quarto. Io diaciannovesimo ma ho fatto solo tre prove con un 10, 10, 9 di parziale. A naso il nono posto era alla mia portata. La sensazione è che io possa puntare a risultati migliori ma c'è quel qualcosa che si deve sbloccare. Si sbloccherà si sbloccherà. Mi ha fatto piacere salutare il papà di Luka che mi dice leggere spesso questo blog. Ora Andora è alle porte dopodichè ci aspetta un incredibile ed insensato periodo di mancanza di regate nazionali. Ci alleneremo. E cercheremo altre regate. All'estero ovviamente.

lunedì, marzo 17, 2008

Sbasa le recie... cojon!


Un blog è un blog. Il mio poi è proprio un semplice passatempo. Una pausa di "vela" tra le ore passate a lavorare in ufficio. Però in questo tempo le cose importanti sembrano essere ben altre. Questo mondo sembra veramente fuori di testa. I cinesi incazzati come biscie sparano ad un micropopolo, pacifico e povero. Un gruppo di mediorientali abbatte due torri ed uccide 5000 persone. Gli americani fanno guerra ad una paio di nazioni per la pace. Il gasolio costa quasi 3000 lire al litro e nessuno pensa che tra una cinquantina di anni finisce. In Italia ci saranno le elezioni politiche senza liste: voti il partito e "loro" decidono chi governa. Ma dove cazzo stiamo andando? Avevo deciso di stare senza tv per tre mesi. A gennaio l'ho presa, staccata ed impachettata nella cantina di casa di mia madre. Ora la tv se ne starà in quella cantina per sempre. Domani vado in ferramenta a prendere un martello e la frantumo. Se voglio informarmi vado su internet, se voglio svagarmi ascolto musica, leggo o vado al cinema, se voglio rilassarmi dormo.

Tornando alle "cazzate", sabato e domenica abbiamo fatto la zonale a Muggia. Sabato zero vento e zero prove. Domenica un bel vento da sud/libeccio di 10-15 nodi ci ha fatto disputare 3 divertenti prove da un'ora ciascuna. Boline passate a cinghiare e poppe a planare. Bello bello. Il mio risultato è stato negativo. Qualche problemino di velocità sulle onde era evidente, ma il problema più grande è che non ho mai realmente regatato in nessuna delle 6 boline fatte. Bloccato di nuovo. Inizia a diventare serio questo problema. Ne ho parlato con Jacopo e Roby e mi hanno dato qualche aiutino. Voglio imparare in fretta ma alcune volte è veramente complicato.

martedì, marzo 11, 2008

BEDELIA


Stuart H. Walker nei suoi libri di strategia e tattica dice che la prima cosa che bisogna fare una volta finita una regata è un applauso. E allora clap! Ci sono montagne di motivi, a cominciare dalle tre stupende giornate di vento e onda che Follonica ci ha regalato. Domenica è stata veramente memorabile. Vento 6/7 metri, onda, cielo azzurro e sole, Isola d'Elba sullo sfondo... E' stato anche il giorno in cui ho fatto tre magnifiche prove concluse con un 18 nella terza prova! Alla fine della prova sorridevo inebetito e Roby dal gommone mi guardava fiero. E' stato una prova che ricorderò a lungo per molti motivi. Perchè ho cinghiato come un pazzo e non sentivo la fatica. Perchè ho iniziato ad intuire come si surfano le onde di poppa ed è molto, molto più semplice di quello che pensavo... il problema è proprio lì: finchè complichi le cose tutto è difficile. Appena sgomberi la mente, tu e la barca iniziate a capirvi ed allora stare nelle onde diventa un gioco. Giri la boa di bolina, uno sguardo a quella di poppa per orientarsi, uno dietro sulle raffiche e tutto il resto deve svanire: pensieri, avversari, paure. Il tuo sguardo sulla prua e le danze iniziano. E' la barca che ti dice che cosa fare ed il problema è solo abituarsi ad ascoltarla. Che figata. Che Boba!
Il giorno dopo ho fatto altre due prove che sono andate male. Il vento era più forte e le onde molto grandi... Ero fermo, lento, impuntato di bolina. Statico e poco efficace di poppa. Sono partito male e non ho potuto fare mai la mia regata. Una differenza enorme da un giorno all'altro. Com'è possibile? La risposta era nella mia testa e nei miei quadricipiti. La prima colma di pensieri e i secondi colmi di acido lattico. Ora inizio a divertirmi sul serio con questa barchetta ed incomincio a diventare ambizioso. Managgia, managgia. Ma non potevo salirci prima su Laser?

P.S. La chiusura del post è dedicata alle cose siceramente belle di questa regata. Tralasciano le ovvietà (Roby_cavallo artefice dei miei miglioramenti) è difficile dimenticare la bellezza di due cose: di Dio (impossibile pensare che il cielo, il sole, il vento e le onde di domenica possano essere farina del sacco di qualcun altro...) e di ITA207851.

martedì, marzo 04, 2008

Bla bla bla


Finesettimana a metà via tra sfiga (domenica zero vento), megaonde (sabato trasferimento svoc --> pietas con libecciata fragorosa), ardui discorsi in mare (vietato ai minori vero Fra?), rilassamento post allenamento (baretto giallo, oramai punto fisso di ritrovo di atleti ed allenatori vari). Insomma ho fatto ben poca vela e tanti discorsi in questo weekend. Follonica è alle porte così come lo sgangherato calendario assolaser che quest'anno fa proprio cagare. Regate vicinissime ed ampi buchi in cui grattarsi la pancia. Bah!
La domenica passata a babare alla pietas ha portato almeno nuova linfa al mio allenamento a terra. Intendo dire l'allenameno in palestra. Non sarò veloce in barca ma almeno avrò il fisico di un ventenne... o quasi... ;-)