martedì, giugno 26, 2007

Italia Cup RIVA


39 anni, stempiato, gamba cortina ma non si può dire che non cinghio. Photo by Andrea Carloni.

Porcatroia che vento! Che posto! Che regate!
Tre giorni a Riva del Garda sono ciò che un derivista vorrebbe fare ogni settimana. 56 volte l'anno. Una cronometrica "Ora" che iniziava a spingere alle 11 di mattina per ritirarsi ben oltre le 6 del pomeriggio. 20 nodi fissi, con punte a 26/28. Spettacolo puro. Brrrrrrrrrrr....brividi.
Il Comitato di Regata ad ogni partenza cerca di angolare la linea per evitare l'ammassamento in barca giuria. Ci riesce bene mappoi tutti virano immeditamente per puntare sulle rocce del "Pier". Il luogo dove il vento rinforza ancora di più, dove il costone ti "tira su", dove incroci decine di surfisti. Eppoi viri, talvolta anche sopra la layline, ma non c'è storia: chi arriva là in ritardo è fottuto! Le poppe sono una tortura, il vento vorrebbe farti decollare ma le onde, troppo corte e ripide non ti permettono di surfare a lungo. Talvolta poi (almeno a me...) la prua s'infila nella faccia d'onda trasformando il Laser in un sommergibile.
Il mio bilancio è positivo. Sono riuscito a confermare i miglioramenti di Caorle e mi sono piazzato a metà flotta: se da un parte il poco tatticismo delle regate mi ha favorito dall'altra la mia "sindrome da birillo" mi ha penalizzato.
Ma siccome non si vive di solo vela voglio ricordare quanto bello fosse anche starsene distesi sull'erba del circolo al tramonto. Il vento che ancora soffiava ed il PDDFDT al completo che discuteva di quanto sarebbe semplice essere bravi se solo potessimo vivere in quel luogo...


La umile dimora di parte del PDDFDT - Photo by Franz


Il PDDFDT lascia sempre il segno dove passa! - Photo by Franz

lunedì, giugno 18, 2007

Campionato XIII Zona 5^ Prova



La ligia Polizia Municipale di Muggia ha giustamente valutato che i 15 euro di tassa d'iscrizione per una regata zonale sono troppo pochi ed ha ben pensato di aumentarli di 75 con una improbabile multa ai danni di me e Franz. Amen. Ne valeva la pena soprattutto per la giornata di Domenica nella quale un ponente di 5/6 metri ha permesso di fare 3 prove. In verità i Laser Standard erano pochini (5 contando anche "PorcoDiaz" che si è unito a noi solo la domenica).
Delle quattro regate totali in un paio ho fatto bene. Non parlo di risultato, parlo di prestazione. Nelle altre due invece le cose sono andate male: in una ho spento il cervello, la tattica è andata a puttane così come la prestazione, nell'altra ho anche scuffiato due volte... con 5 metri e poca onda credo sia un record. Cmq sono sempre più convinto che in condizioni come quelle di questo weekend la tattica è tutto nel Laser. Eravamo tutti piò meno veloci uguali. Con 5 metri e poca onda le velocità sono sempre simili. Vince che trova prima la pressione o il buono. Punto.
Ora ci si prepara alla trasferta a Riva del Garda dove il prox weekend c'è la nazionale. Il PDDFDT sarà presente al completo.

Good wind to everybody!

lunedì, giugno 11, 2007

Insieme si migliora...


E' ufficialmente nato il PDDFDT. Tutti possono farne parte ma sono necessari almeno 2 requisiti base:
1) avere fatto una uscita di allenamento in mare volontaria e non forzata precedente alle 7.30 di mattina con vento superiore agli 8 m/s
2) ritenere il lavoro, lo studio, la compagna (o il compagno) immesamente più importanti di veleggiare in laser e allo stesso tempo dedicare immensamente più tempo a veleggiare in laser...
Ad oggi ci sono già 3 soci: franz, birillo e geiefbi. Le richieste di adesione fanno mandate a me o a franz, con autecertificazione dei punti 1 e 2 e allegando la quota di 1 centesimo d'euro.
Sabato e domenica il PDDFDT era in acqua a Muggia. Debole vento ma forte allenamento. Mi ripeterò fino alla noia ma quella cittadina è il paradiso per imparare ad andare in barca. Domenica ho fatto quasi 4 ore di esercizi e regatine. Quel piccolo golfo con la costa vicina, con la corrente e le raffiche che entrano ed escono, è una palestra di tattica.

lunedì, giugno 04, 2007

Birilli


A Muggia non manca mai il vento. Muggia stessa è stupenda, tranquilla. Questo weekend ho bussato alla porta del buon JFB (geiefbi) ed abbiamo programmato una due giorni di allenamento. Sabato regatine nel golfo (assieme ad un Europa) assistiti da un debole maestrale. Domenica ritrovo alle 9 di mattina. Previsto leggero borino. Io arrivo alle 8 e faccio due bordi da solo, un po' di manovre ed alcuni esercizi. Poi arriva JFB e via... si punta Barcola dove il borino sembra esser più forte. Direi sui 15/16 nodi. Facciamo passo di bolina e passo di poppa, più qualche regatina sulle boe posate dello YCAdriaco in occasione di una regata dei bellissimi Dinghy 12 piedi. Poi verso l'una il vento cala di colpo e il provvidenziale passaggio di Sabrina in gommone ci regala un meritato traino fino davanti al circolo. Ma appena superiamo le dighe il vento si alza di nuovo. Ci stacchiamo dal traino e via verso l'ultima regatina tra i fari... Partenza a coniglio. Mi dirigo sulla destra sotto Porto San Rocco dove potrebbe esserci un "tondo". Wow... viro e chiudo davanti a JFB. Non mi limito a chiudere. Spengo il cervello e lo lascio andare a destra dove avevo guadagnato così tanto. Quando riviro è troppo tardi. JFB è davanti. Viro. Vira. Riviro. Rivira. Che bella che è la vela!
Di questo weekend mi rimane la sensazione che con vento e onda cammino discretamente di bolina ma che di poppa, nelle situazioni in cui si plana/nonplana devo lavorare ed allenarmi ancora moltissimo.

Come dice JFB "sono come un birillo..."