mercoledì, agosto 27, 2008

Mutande e Libeccio


Ad Aries III piace portare le mutande bianco candido e con un bel po' di appretto. Il fatto è che la marca che lei predilige costa un botto. Però quelle vecchie erano veramente inguardabili. Per cui ho messo mano al portafoglio e l'ho fatta contenta. Sono in puro tessuto inglese e di taglia adeguata. Dicono che profumeranno di nuovo anche dopo molti lavaggi e che il segreto è riporle con cura e ben piegate lontano da posti umidi.

Sabato a Lignano è soffiato libeccio moderato e mi son fatto 4 ore in mare. Già 4 ore. Era la prima volta che accadeva e come al solito le sorprese di questo posto sono infinite. L'onda ragazzi... l'onda di Lignano ve la scordate sui laghi ed anche a Trieste. Venite qui. Venite qui.

giovedì, agosto 21, 2008

Io porto culo.


E' fuori discussione che se volete ottenere ottimi risultati non dovete fare altro che invitarmi ai vostri allenamenti. Possibilmente sul Garda. Come pensate che sia successo che Dieghito e Zbogar abbiano potuto ottenere il bronzo e l'aregento alle olimpiadi? Allenamento? Dedizione? Talento? Nada! Semplicemente mi hanno invitato ad un loro allenamento. Non si tratta di "coaching" ma solo e semplicente che porto culo a tutti coloro che mi stanno simpatici.
http://wavebass.blogspot.com/2008/04/ed-il-mal-di-testa-se-ne-and.html
http://wavebass.blogspot.com/2008/07/doors-are-being-opened.html

lunedì, agosto 18, 2008

Italian Scout


Per questa trasferta austriaca ho deciso di fare le cose come piacciono a me. Carico nel Kangoo tenda, saccoapelo, tavolino, fornellino, pentolame. Ma visto che rimane spazio ci butto dentro anche la bicicletta. L'idea è di andare in un campeggio ma quando arrivo al circolo di Wolfgangsee tutto mi convince a fare del piazzale la mia piazzola: ci sono i bagni, gli spogliatoi, le docce calde. C'è il giardino ed un ristornate. L'alaggio delle barche dista 20 metri. Il supermercato 200 metri. Ovviamente non posso montare la tenda ma il mio Kangoo si trasforma in 5 minuti in comodissimo letto con tanto di tendine oscuranti! E allora scelgo un buon punto riparato dal sole e leggermente appartato. Sono arrivato un giorno prima per allenarmi un po' e così nel pomeriggio esco in compagnia di qualche altro Laser e di un Finn. Il vento è molto debole ed è quello che mi aspetto. Questo lago dista 50km da un altro lago che conosco per la sua fama di "bavettaro": Attersee. L'indomani mi sveglio con calma: la partenza è all'una. La giornata è calda e baciata da sole. Alle 13 inizia a soffiare il vento. Si esce in acqua e si fanno tre prove con 20 nodi. Alla faccia delle brezzoline! Su 49 faccio un 27, un 13 e un misero 39. Il giorno seguente fa un freddo cane. Si va in acqua nel primo pomeriggio. Il vento è impetuoso, rafficoni gelidi e potenti scendono da Nord-Ovest e segnano poco il mare, sicchè ti prendono alla sprovvista. Io non mi sono portato nulla di pesante e sono costretto a combattere più contro i principi di congelamento che contro gli avversari. Nella seconda prova scuffio 3 volte ma resisto e decido di fare anche la terza prova nonostante non riesca quasi a parlare dal freddo. I DNC (ritirati) sono parecchi. La sera inizia a piovere ma decido comunque di farmi da mangiare in ricordo dei vecchi tempi dell'Agesci. Filetto di pollo in padella (un po' umido però...) e spinaci. La pioggia continua e dura tutta la notte. La macchina non è la tenda ma sentire il rumore della pioggia è comunque soporifero. Quando mi sveglio (tardi) alla mattina la pioggia è se vuoi ancora più forte. Faccio colazione e dopo pochi minuti c'è il segnale di barche in mare. Piove che Dio la manda e decido di vestirmi con tutto quello che ho. Il vento è sempre molto forte e facciamo due prove. Nella seconda chiudo con un potente 14. Poi il vento cala e si va tutti a terra. Sono circa le tre del pomeriggio. Nessuno disarma: verso sera, intorno alle 6, è nata una brezza da SudEst ed il comitato richiama le barche in acqua. Terza prova che finisce quasi con il buio. La pioggia però è finalmente cessata. Domenica mattina mi sveglio con un tiepido sole. Ottimo per asciugare tutto. Poi si va in acuqa per l'unica ed ultima prova. Questa prova è stata molto istruttiva perchè finalmente ho sperimentato un "controllo" degli errori. Parto bene ma duro 20 secondi. Poi vengo risucchiato e coperto. Viro alla ricerca di spazio libero ma fatico a trovarlo. Quando lo trovo sono nel bordeggio sbagliato. Giro la boa di bolina praticamente ultimo. So che sono mediamente veloce di poppa e mi impegno al massimo: passo barche su barche. Non guardo niente e nessuno: solo la prua di AriesIII. Quando entro in raffica faccio VMG e cerco di rimanerci. Alla boa sono esterno di 5 barche. Freno. Attendo che si incasinino fra loro e ne passo 4. Ma l'illuminazione più bella arriva durante la seconda bolina quando mi accorgo che davanti a me il vento fa un destro man mano che si sale. Io sono molto a sinistra (quindi un po' nella merda) e decido di rientrare pagando prima possibile il debito, non curante di tagliare completamente il campo di regata e di passare a poppa di molti avversari per poi riposizionarmi mure a dritta sul centro destra. Quando arrivo in layline il guadagno fatto è veramente spropositato. Termino 19, quasi 30 barche superate. Bello bello.

lunedì, agosto 11, 2008

Wolfgangsee


Stasera ho caricato la barchetta sul tetto della macchina. Domani parto per l'Austria. Destinazione Wolfgangsee, un lago nei pressi di Salisburgo dove è in programma il campionato nazionale austriaco. Finalmente si torna a regatare. Ma allo stesso tempo non vedo l'ora di tornare a Lignano ad allenarmi. Che arrivi Settembre ed Ottobre, quando statisticamente a Lignano soffia spesso Bora forte. In questi giorni sono uscito per ore e ore. Ogni uscita era una storia a sè che iniziava mentre armavo sotto gli sguardi divertiti dei turisti, e terminava quando chiudevo i cancelli in lontana compagnia dei vecchi del posto che quasi ogni sera si ritrovano in piazzale a discutere di tutto e di niente. Sembra esserci un filo che lega la mia esperienza velistica con qualcosa di nuovo. Una bozza di radici che desiderano affondare nel terreno.

sabato, agosto 09, 2008

Dio c'è


Ieri sera sono tornato sconsolato a casa. La mancanza di vento mi ha tenuto a terra. Allora sono andato in ufficio a preparare dei cartelloni per la sede della squadra agonistica dello Yacht Club Lignano. Verso l'una di notte, prima di chiudere il computer, apro Firefox e mi collego a www.yclignano.it, così, solo per vedere quanto vento fa. L'anemometro è bloccato di nuovo. Segna fisso una raffica delle 23 e 30: 67,8 nodi da 299 gradi. Panico. E' chiaramente una tromba d'aria o qualcosa di molto simile che, se proveniente da quella direzione, fa un male cane a tutte le barchette della sede YCL. Mia compresa. Mando un sms all'amico Gazza chiedendogli che l'indomani mattina mi telefoni se ci sono guai. La notte fatico ad addormentarmi. Temo forte i danni. La mattina mi sveglio tardi. Nel cellulare ci sono due chiamate del Gazza. Inizio a sudare. Ho paura a telefonargli. Trovo coraggio. Mi risponde lui e mi dice che è venuto giù il disastro, mi dice che sta raccogliendo gli optimist volati nel piazzale, che 8 barconi sono crollati dagli invasi, che la furia del vento ha sradicato alberi e cabine. Ma che la mia barca è immacolata. Orgogliosamente ferma dove l'avevo lasciata. Faccio colazione e scendo a Lignano. Quando arrivo al circolo lo spettacolo è brutto. Tutti i piccoli motoscafi dei pescatori sono rovesciati. Gli optimist hanno i segni della furia passata. Le barche dei canottieri sono piene di botte e crepe, alcune sono cadute a terra. Tutto questo accade nel raggio di pochissimi metri dalla mia amata Aries III. Una delle canoe volate a terra dista sì e no 20cm dal fianco della mia barchetta. Incredulo di tanta grazia apro il telone e verifico. E' tutto in ordine. Le facce di chi ha subito danni placano i miei sorrisi ma non posso non notare che sono forse l'unico ad essere stato graziato. Ragazzi miei, poco da dire: comportatevi bene, bestemmiate di meno, un po' più di gratuità e di pazienza. Prima o poi il Signore troverà occasione di premiarvi. E quando lo fa si sta proprio bene.

mercoledì, agosto 06, 2008

Tra onde e relax


Mentre i miei amici laseristi stanno facendo il campionato di distretto a Civitanova io ho deciso di dedicarmi all'allenamento in quel di Lignano. Questa nuova barchetta sta diventando giorno dopo dopo giorno un'estensione del mio corpo. L'anno scorso (e forse anche i mesi scorsi) non sono mai riuscito a godermi la barca fino in fondo. Gli spostamenti fino a Trieste per allenarmi erano onestamente sfibranti ed ora non mi par vero di essere in mare un'ora dopo che ho bevuto il caffè a casa...
Piano piano sto mettendo radici nella vecchia darsena. I pescatori che inizialmente mi guardavano storto, mostrano i primi timidi segni di una bozza di saluto. Allo stesso tempo sto facendo miei i ritmi della laguna e della forte corrente del canale. Ho compreso che non bisogna forzare nulla. Che con un po' di pazienza si riesce a risalire la corrente anche con bonaccia. In questi giorni regolo il programma di uscite sulla base delle previsioni del vento. In assenza di venti di gradiente, la brezza cronometricamente inizia a soffiare alle 2 del pomeriggio. A seconda di quanto Eolo ti voglia bene scarica in mare dai 6 ai 12 nodi. Ma quando la bora entra allora lo spettacolo è garantito. La bora a Trieste/Muggia è potente e nervosa. Poca onda. A Lignano è l'opposto. Dolce e lineare. Onda enorme. Oltre questo Lignano è posizionata in modo tale che il numero di minuti che riesci ad allenarti alle andature portanti è molto vantaggioso. Questo è il motivo per cui stamattina e domenica mattina mi sono svegliato alle 7. Mangiato il più possibile e puntato la macchina verso la cittadina balneare. Oggi, per esempio, ho fatto tre ore in mare, di cui una passata a surfare interminabili onde. This is my relax baby!