lunedì, dicembre 24, 2007

Dark


Ieri ero a Barcola ed assieme a Pietro e Dani abbiamo caricato le barche per la trasferta di Hvar. Partiremo il giorno dopo Natale all'alba. Il traghetto ci aspetta a Spalato nel pomeriggio. Arriveremo a Hvar con un giorno di anticipo cosi' magari ci scappa un piccolo allenamento. Poi dal 28 al 31 si incendiano le polveri per l'ultima regata dell'anno. Il nome della regata (forse l'ho già scritto in questo blog) ha qualcosa di speciale per me: New Year's Regatta ricorda molto il titolo di una canzone degli U2 che ho suonato nel mio basso fino a consumarmi le dita: New Year's Day. Uscì nel 1983, io avevo 15 anni e frequentavo il Malignani a Udine. Maglioni larghi, anfibi, cappottone scuro e matita nera negli occhi. Per me erano gli anni "Dark", gli anni della new wave. Madonnasanta, è passata una vita ma quell'atmosfera e quella musica me li porto ancora dentro. Ecco il bonus di fine anno: lo stupendo testo di quella canzone (e chi ha le casse le accenda...):

All is quiet on New Year's Day
A world in white gets underway
I want to be with you
Be with you night and day
Nothing changes on New Year's Day
On New Year's Day
I will be with you again
I will be with you again
Under a blood red sky
A crowd has gathered in black and white
Arms entwined, the chosen few
The newspapers says, says
Say it's true it's true...
And we can break through
Though torn in two
We can be one
I...I will begin again
I...I will begin again
Oh...Maybe the time is right
Oh...maybe tonight...
I will be with you again
I will be with you again
And so we're told this is the golden age
And gold is the reason for the wars we wage
Though I want to be with you
Be with you night and day
Nothing changes
On New Year's Day
On New Year's Day

lunedì, dicembre 17, 2007

Roby!


E' da un anno, dieci mesi e 16 giorni che vado in Laser ma un allenamento come quello di ieri non l'avevo mai fatto. Ora capisco cosa potrebbe significare aver la possibilità di allenarsi seriamente, spesso e soprattutto con metodo. Il merito di tutto va a Roby che ci ha fatto stare in mare più di tre ore con bora a 20 nodi e temperatura esterna prossima allo zero. Ci ha fatto fare una lunga serie di esercizi ed ogni esercizio aveva un suo scopo, un suo perchè. Ci seguiva da vicino facendoci lavorare sui nostri difetti e dandoci ogni genere di suggerimento per correggere gli errori più evidenti. Alcuni esercizi servivano ad imparare ad accelerare, altri a mantenere la barca in velocità molto vicino agli avversari. Con alcuni esercizi abbiamo lavorato sulle virate, sui giri di boa, sulle partenze, con altri sui laschi, sulle poppe e sulle strambate. Il tutto concluso con una serie di regatine brevi ed intense. Mi è ora evidente quanto possa essere utile avere un bravo allenatore che t'aiuti a migliorare. Roby ha per ora smesso di regatare in Laser per potersi dedicare a tempo pieno a questa nuova avvenutra di allenatore. Buona fortuna cavallo!

lunedì, dicembre 10, 2007

Sv. Nikola 2007



Erano cinque anni che non mi facevo il bagno. Nei 49mq del mio appartamento c'è lo spazio solo per la doccia. C'è stato bisogno di questa bellissima regata di Pola, in Croazia, per farmi tornare il gusto di rallentare il tempo immergendomi in una bella vasca di uno stupendo hotel. Tutto è andato perfetto tranne la prestazione in mare. L'albergo-casinò-piscina era quanto di meglio un regatante possa sognare. Detto questo passiamo alle regate. 3 bei giorni con tutte le 6 prove previste (ovviamente) portate a termine. Qui siamo in Croazia e le regate sono tutta "sostanza": si va in mare appena possibile e si regata finchè il tempo lo permette. The caldo e spaghetti al rientro con classifiche provvisiorie già esposte.
Il Boba Sailing Team era presente con me e Carlo che ha pure vinto con una serie finale di 4 primi consecutivi. Io invece dopo una partenza discreta sono colato a picco con risultati ben al di sotto delle mie possibilità e aspirazioni. E' come se in regata mi scordassi tutto quello che so essere importante. Concentrazione, quella senza dubbio mi è mancata. Troppi errori. Emblematico quello dell'ultima prova, in cui dopo essermi confrontato con Carlo e capito che bisognava partire in controstarter, spacco il secondo in barca giuria(!) e quando gli altri virano sono sotto di circa 150 metri! Però non ho l'amaro in bocca come spesso mi capita quando faccio brutti risultati. E' stato troppo divertente tutta l'atmosfera delle regata, le persone. Bello bello.

lunedì, dicembre 03, 2007

Amy


Musica e vela sono strettamente collegati. O almeno lo sono per me in quanto sono due cose strettamente collegate alla mia vita. E se ci penso bene fanno entrambe parte di quelle cose in grado di dare emozioni e per le quali ho speso sempre moltissimo tempo. Un rientro al tramonto dopo una giornata di regate è facilmente associabile ad una suadente musica così come un bel pezzo rock è perfetto per incorniciare le planate al lasco con 20 nodi di bora. Oggi non suono più, il mio basso elettrico è sul piedistallo in salotto proprio sotto al calendario Assolaser, quasi a ricordarmi di non dimenticarlo. E' quindi doveroso un preciso riferimento musicale anche qui, in questo diario.
Tornando al solito tema, il weekend appena trascorso ha visto finalmente il ritorno in acqua del mio fratellino opossum con il quale ho un po' giocato domenica. Poco vento, molte regatine tra le boe. Poi ho caricato armi e bagagli per la trasferta in quel di Pola della prossima settimana. Finalmente si torna ai giochi giocati!

lunedì, novembre 26, 2007

5 a 3


Prada 4.7 batte NewZealand Standard 5 a 3. Ale-Spithill batte Dean-Fabio in un combattuttissimo match race nelle acque di Monfa-Valencia. Gli umpire decidono che il 33% di velatura in meno di Prada 4.7 devono essere bilanciati da un 720 o da un 360 (a seconda della lunghezza del percorso) di NewZealand Standard. Ma non c'è storia: Ale-Spithill vince 6 partenze su 8 lasciando al palo Dean-Fabio che non riesce quasi mai a recuperare i 20/25 secondi necessari ad eseguire il 720. Il copione è sempre il solito: la maggiore aggressività in parteza di Ale-Spithill unita a manovre al limite del regolamento regala al timoniere monfalconese una schiacciante supremazia nelle partenze. Il lignanese Dean-Fabio risponde mettendo in acqua la maggiore velocità del proprio mezzo. Si giunge così quasi sempre all'arrivo con Dean-Fabio in testa ma con un vantaggio quasi mai sufficente ad affettuare la giustà penalità imposta dagli Umpire. Che boba!

lunedì, novembre 19, 2007

K.I.S.S.



Weekend di regata a Trieste presso il Sirena. Un freddo della madonna accompagnato da bora, ha consigliato il Cdr di tenere le barche ferme il sabato. Domenica invece la giornata era leggermente più mite e quindi tutti in acqua a fare tre prove. Il vento era birichino: veniva da Nord, era freddo e terribilmente "shifty". Buona parte del Boba Sailing Team era in acqua ed ha conquistato il primo, secondo, quarto (io) e quinto posto in classifica finale. Un applauso al Circolo organizzatore per l'ottima gestione, per il cibo e per i ricchi premi della lotteria finale. Il mio solito culo m'ha fatto vincere una bella lycra della Gul.
Parlando delle mie performance sono abbastanza contento. Potevo fare molto molto meglio e questo è uno stimolo a non mollare. Tre episodi e un comune denominatore hanno reso il risultato sotto le mie aspettive. La partenza di merda nella prima prova, la boa toccata nella seconda prova, e il non coprire Marco nell'ultima bolina della terza prova. Il comune denominatore è che per fare un'altro salto in avanti nelle prestazioni è richiesto qualcosa che non ho ancora appreso. Non sono molto preoccupato. Sono solo all'inizio, in fondo vado in barca da solo 20 mesi.
Cito le frasi più belle del weekend: "Se te parti ti in barca giuria nessun altro sarà li per il semplice fatto che te son ti" (Tini) - "BlockToBlock" (Fra) - "Stai fermoooo!!! Sei completamente fuori fase con le onde" (Costantin) - "In poppa si può andare con la maniera A e con quella B. Ma la più veloce è la A+B" ( Carlo In.)
Keep It Simple, Stupid!

lunedì, novembre 12, 2007

Blindfold


Lessi da qualche parte che per aumentare la sensibilità in barca bisogna allenarsi a timonare bendati. Ho sempre pensato che fosse esagerato (ed un po' ridicolo) finchè non ho provato a farlo. L'occasione è stato questo weekend. Sono uscito da solo a Monfalcone e lontano da sguardi perplessi mi sono calato il berretto di lana sugli occhi. All'inizio è frustrante, mi sentivo senza riferimenti ed avevo un sacco di paura d'andare via storto. Poi man mano che il tempo passava, non davo più sbirciatine e mi concentravo sulle sensazioni che mi davano il timone, lo sbandamento e il vento sulla faccia. Piano piano il navigare dritto è diventato più semplice. Sollevato il berretto ed aperti gli occhi, la sensazione è quella di poter navigare senza aver bisogno di guardare i filetti. Mai.

lunedì, novembre 05, 2007

Hallowind!


Qualche settimana fa ero indeciso. Nel ponte "Tutti i Santi" era prevista la Coppa dei Campioni all'isola d'Elba. Una bella regata non c'è che dire, ma scomoda e costosa per me. Decisi allora di non andarci e di sfruttare questi 3/4 giorni per allenarmi. Buon Dio! Penso di non essermi mai allenato e divertito così tanto da quando ho messo il culo in barca. Mi sono allenato da solo(!) dalle tre alle quattro ore al giorno senza un minimo di noia e sotto venti stupendi che mi hanno permesso di fare ogni genere di esercizio e di capire un sacco di cose che spero verranno utili nei momenti di gara. Allenarsi da soli non è semplice. Si rischia di annoiarsi presto ma permette di essere più consapevoli di quello che si fa. Certo, non aiuta a sentire la pressione dell'avversario, ma per quello ci saranno altri momenti ed altri allenamenti. Quello che in questi giorni mi pare più chiaro è la lista delle abilità che devo sviluppare per fare un altro salto in avanti nelle mie prestazioni. E siccome durante i viaggi in macchina, ascoltavo un divertente podcast che t'insegna a parlare inglese, riassumo in quella lingua un pensiero che è il filo conduttore di questi giorni: I think to have to improve my sailing ability starting through a new attitude in which I'm well aware and aggressive in what I do, maintaing all simple and believing deep in myself.

mercoledì, ottobre 31, 2007

Boba Sailing Team


Il PDDFDT si è evoluto: ha reclutato nuovi adepti e ha mutato la ragione sociale diventanto il Boba Sailing Team. Per ora ci sono cinque laseristi, due allenatori e una ragazza pon pon. Ed è esordito alla grande lo scorso weekend al Trofeo Per Paolo. Prima, seconda, terza e quarta posizione. Purtroppo la regata non ha avuto la benedizione del "weather": sabato vento assente e domenica bora a singhiozzo. Una sola prova svolta in due giorni.

domenica, ottobre 21, 2007

I miei primi 30 nodi


In foto rende sempre meno. Assicuro che erano trenta.

Si sa: i velisti esagerano sempre quando parlano della intensità del vento con cui hanno regatato. Ma io mi salvo. La fonte è l'anemometro del comitato di regata del Campionato Sloveno. Tre giorni di regata a Portorose presso lo Yacht Club Pirat. Un primo giorno di "pachea", il vento inesistente ha permesso lo svolgimento di solo una prova. Un secondo giorno di bora a 25 nodi. Siamo in Slovenia quindi tre prove svolte. Un terzo ed ultimo giorno con 30 nodi. Siccome il vento aumentava ancora abbiamo fatto "solo" una prova. Questa è la vela per cui faccio tanti sacrifici. Si regata sempre ed in ogni condizione. Pochi fronzoli e tanta sostanza. Un piatto di pastasciutta ed un the caldo, il resto si spende in mare.
Due paroline sui trenta nodi. Non nego di essermi un po' cagato sotto quando, poco prima di partire, il mio Laser scuffia da fermo con scotta e vang lascato. Potenza della bora e delle sue raffiche che arrivano dall'alto. Stesso "paurina" anche quando, arrivato alla boa di bolina, penso: "e mò?". Ok ricordati di lascare vang. Convinzione. Lasca. Schiaccia. Poggia. Poi la barca urla. Soddisfazione. E come dimenticare il segno della croce prima della strambata? Una mi viene. Della seconda ricordo solo l'impatto della mia testa con il mare.
Il mare, già il mare. Quello proprio era indimenticabile. La bora sottocosta non fa molta onda, ma spazza tutte le creste. Il mare piano piano si dipinge di bianco. Nella baia di portorose il mare calmo non è proprio blu. Se il cielo è azzurro e c'è un bel sole diventa verdastro. Verde e bianco.
Oggi era tanto bianco.

lunedì, ottobre 15, 2007

Allenamenti/2


Alba di domenica: in viaggio verso la bora
Mentre a Trieste la partenza della Barcolana è positicipata per troppa bora io e Franz siamo fuori da oltre 1 ora. Ritrovo domenica mattina ore 8.15 allo Svoc. Armiamo e usciamo. La giornata è incantevole. Bora e cielo azzurro. Il divertimento ha inizio. Ci scaldiamo con una serie di virate ogni minuto, poi si passa ad alcuni esercizi di tecnica di bolina. Il mare bolle con le classiche onde corte e ripide della bora. Gli inglesi lo chiamano "chop". Sono le condizioni più dure per il Laser che sbatte e rallenta su ogni onda. Il segreto è lavorare di peso/scotta/timone per mantenere sempre la massima velocità. Che casino. Finito gli esercizi facciamo passo per confrontarci sulla velocità. Andiamo entrambi bene e c'è confidenza con il mezzo. Bene. E' ora di fare poppa. Non vedevo l'ora. Sono un po' lento e Franz mi stacca. Si ferma, mi aspetta, mi da due dritte e vado subito meglio. Poi troviamo due gavitelli e decidiamo di fare un paio di regatine: partenza a coniglio, bolina e poppa. Una la vince lui e una io. Sono contento. Alla terza, cazzo vang e la cimetta di vectran espode! Non ci voleva... tento di aggiustarlo ma non si riesce. Decido allora di rientrare e prendere in prestito il vang di Roby. Rientrare è esaltante: una continua planata. Quando torno fuori il vento è calato un po' e allora decidiamo di fare alcuni esercizi di "tacking-war" e qualche altra regatina. Verso le 2 del pomeriggio rientriamo. Il cielo terso ed il sole tiepido ci scalda mentre disarmiamo. Che spettacolo!

mercoledì, ottobre 10, 2007

Allenamenti/1


Monfalcone - Svoc.
E' stato un weekend all'insegna della bora. Scura il sabato e con il sole la domenica. Sabato siamo usciti io e Franz. Sotto una fastidiosa pioggia ci siamo messi subito a "lavorare" nella speranza che il vento crescesse... ed invece dopo un paio d'ore la bora scompare per lasciare il posto ad un vento ballerino che ci impedisce di allenarci con metodo (nel giro di 10 minuti passa da bora, a scirocco a ponente...). La domenica la giornata è stupenda. Cielo chiaro e bora forte. Troppo. Io arrivo al circolo alle 8 di mattina e sono purtroppo solo. Il mio fratellino opossum si è fatto male alla schiena. Fuori ci sono 40 nodi. La Bernetti è stata annullata. Nel frattempo arriva Ale e decidiamo comunque di provare ad uscire stando in "bacino". Il mare anche all'interno del canale è bianco. Usciamo e ci mettiamo a fare partenze e boline ed è il festival delle scuffie. Dopo neanche un'ora e mezza e dopo una doppia scuffia sono senza energia. Il vento sembra aumentare ancora e decidiamo di rientrare.
Ora la barchetta è a casa per un po' di restauro alla mastra dell'albero. Prossimo weekend c'è la Barcolana e anche io sarò nel golfo di Trieste. Ad allenarmi con il mio Laser!

giovedì, ottobre 04, 2007

Back to School



Archiviato il Cico è tempo di programmi. Di fatto l'anno nuovo inizia ora, un po' come la scuola. E quindi si pensa a quali materie approfondire, quali corsi seguire e dove riparare con qualche lezione extra. La mia barchetta è ora a Monfalcone, gentilmente ospitata dallo Svoc. E' qui che pensavo di affrontare i primi studi. Lo scorso weekend io e Franz, sotto l'occhio vigilie del professor Roby, abbiamo affrontato alcune vecchie materie su cui pensavamo di avere una facile sufficenza: partenze, virate e strambate. Il prossimo finesettimana si aprono nuovi libri. Nel frattempo mi sono iscritto al corso di preparazione fisica: frequenza obbligatoria, 4 lezioni la settimana, due aerobiche e due anaerobiche.

mercoledì, settembre 26, 2007

Il bandolo della matassa


Matassa

Gravedona. Cico 2007. 66 Laser.
Poco da dire. Una salutare legnata sui denti alle mie velleità di aver raggiunto il 50% della flotta laser. Non so partire punto. Sono poco aggressivo punto. Ci vuole più fame e determinazione. Tutto era iniziato bene con un 27 e un 38 venuti fuori facili facili. Ma la serie successiva di 45, 53, 57 e 48 sono di quelle da ko. Il lago era difficile. Capisco. La linea era corta e storta. Capisco. I bordi quasi obbligati. Capisco. Troppa gente con poco rispetto delle regole di regata. Capisco.
Capisco una mazza! Urge trovare il bandolo della matassa...
A parte questo una trasferta super. Lago stupendo con sole e vento. Compagni di viaggio che più non si può chiedere: il fratellino oppossum, superRoby, pellis "nesquick", pietro-dormo-mangio-e-vinco, lara "taichi", francesca italian champion(!), eroTini, valeria zeppelin ed i due più fuori allenatori che abbia mai conosciuto: dani-barbone e carlo-chiodofisso.

lunedì, settembre 17, 2007

Campionato XIII Zona 7^ Prova


Luci&Ombre

Dopo le fatiche mancate di Lignano ecco Muggia ed il suo immancabile vento. Due giorni 4 prove. E se non fosse per le assurde normative Fiv/Assolaser ne avremmo fatte anche 5 di prove. Tanti Laser, ma anche 420, Snipe ed Europa. Più di 70 barche in acqua: spettacolo della vela!
4 prove con vento leggero da maestrale, sole e poca onda. Sono quelle condizioni in cui saper "tirare i bordi" è fondamentale. Vedere le raffiche e far tattica è la chiave per fare goal.
Per quanto mi riguarda posso dire "Luci&Ombre". Inizio a far meno errori ma sempre troppi. Ogni tanto intuisco il bordo ma poi mi perdo nelle scarse. E le raffiche, madonna santa, proprio non le vedo. Ma purtroppo la strada per imparare è solo una: ore di mare, buoni compagni di allenamento e tanta pazienza.

lunedì, settembre 10, 2007

Off Time



Onestamente, dopo il tour estivo, Aries II aveva bisogno di qualche cura. E così questo weekend stop agli allenamenti per aver tempo di fare un po' di lavori sulla mia barchetta. Graffi ed ammaccature sono stati riparati: gelocat al sabato e carta vetrata la domenica. Gli O-ring dello svuotatore sono stati sostituiti con un paio di nuovi fiammanti provenienti dalla Cooperativa Agricola del mio paese: 0.14 euro l'uno. Un giro di Sikaflex nei punti critici.

Discorso a parte la vela. Quella vecchia l'ho trasformata in un laboratorio: linee di forma a tre livelli come nel Finn di Ben Ainslie, Tell-Tales sulla balumina e sul bordo d'entrata ma posizionati al 25% (per ossequio alla mia nuova fede seconda la quale la spinta velica è generata più dalla legge di Newton che non da quella di Bernoulli).

domenica, settembre 02, 2007

Sfigata Lignano


Scuffiare nei bassi fondali è la mia specialità...

Ospitare il Campionato Nazionale di Laser era un lusso che Lignano non doveva sprecare. Ed invece lo ha fatto: 6 giorni di regate con solo tre prove svolte. 5 giorni di bonaccia, 1 di vento troppo forte e uno di tempesta. Il bilancio è ancora più negativo se aggiungiamo i danni casuati a moltisime barche dalla tempesta che ci ha "sorpreso" (dico sorpreso per non incazzarmi nero con il Comitato di Regata) durnate la prova n.3. Io stavo completando la regata con un vento che rafficava non molto distante dai 30 nodi. Nero all'orizzonte. Qualche fulmine qua è la. Nel lasco che precede la bolina finale scuffio. Fondale basso (maledetto comitato...) storgo l'albero. Poi la regata viene annullata. Si deve rientrare. Rientrare? Essendo partiti dalla spiaggia e li che dobbiamo tornare. In pratica si tratta di spiaggiare sotto 30 nodi di vento, onde enormi e frangenti. Mentre rientro la scena è da Caporetto. Decine di Laser rovesciati con persone che imprecano o urlano. Io studio il piano di atterraggio assieme ad Andrea. Ci dirigiamo dove il mare sembra meno cattivo. Tiriamo un profondo respiro e giungiamo a terra illesi (o quasi).
In fondo in fondo forse doveva andare così. Lignano non è mai stato terra di derivisti e forse si è vendicata di questa forzatura. Tutto (eccetto i buffet) è andato storto. L'Italia Cup e i Campionati Nazionali stanno diventando sempre più difficili da regatare. Troppe barche, logistiche lente e macchinose. Torniamo all'estero?

venerdì, agosto 24, 2007

Campionato Europeo Master


Arrivo in questo paludoso laghetto a 30km a sud di Vienna direttamente dal Belgio per partecipare al Campionato Europeo Laser riservato ai "vecchietti" over 35 anni. Altri 1300km dati in pasto al mio Kangoo. Li ho fatti sciolti. A 110 all'ora riesco a fare quasi 19 km con un litro pur avendo la barchetta sopra il tetto. Scarico la barca e monto la tenda in un piccolo campeggio confinante al circolo. Scaramanticamente rifaccio le stesse cose fatte a Nieuwpoort. Poi mi iscrivo e faccio non senza problemi i controlli di stazza: la parte alta porta i segni del vento belga. E' flessa. Imploro. Passa.
Il giorno dopo c’è la pratic-race, una regata di prova per sondare il campo di regata. Alla una usciamo tutti. Gli standard sono circa 70. Il laghetto ha una profondità di poco più di un metro e l’acqua di color marrone. La regata ha inizio. Vento da nord-ovest. Tiro un bordo a terra, giro quarto assieme ad un gruppetto di 10. Mi do una sberla per capire se sto sognando o meno. La guancia brucia. Poi tutti e dieci ci dirigiamo verso la boa sbagliata sotto grandi sorrisi degli inseguitori. Amen. Per fortuna era solo un test.
L’indomani è il primo giorno di regata ma il vento non sale. Calma piatta. Ammazzo il tempo scambiando quattro chiacchiere nel mio cazzuttissimo inglese con qualche velista straniero. Alla sera sono comunque stracotto e vado a nanna alle 21 dopo aver letto mezzo capoverso di Pennac.
Il secondo giorno è la fotocopia del primo. Zero assoluto di vento. Il nervosismo sale. Verso le 3 del pomeriggio un bel fronte nero si avvicina da sud-est. Dovrebbe arrivare il vento ed invece arriva una tempesta di grandine e raffiche a 50 nodi che per poco non fa volare le barche e la mia tenda (povera tenda!).
Terzo giorno finalmente si regata. Un bel venticello di 12/16 nodi da SSW ci fa svolgere 3 prove. Io mi piazzo 12, 7 e 7. Il ricordo del bruciore sulla guancia m’evita di rifare il gesto. Tutto però mi sembra troppo bello.
Quarto giorno. Il vento c’è ma e leggero. La direzione è sempre quella. Tra me e me ho un po’ di paura. Le abilità tattiche non sono il mio forte e le condizioni “shifty” sono la mia bestia nera. Nella prima prova chiudo 23. Sono comunque felice.Il vento rinforza e gira leggermente a sinistra. Parte la seconda prova, giro la prima boa terzo. Terzo! Poi inizio a cagarmi sotto. Ma tengo. La bolinetta finale è un calvario. I due inseguitori spaiano. Termino terzo per un metro. Sono in paradiso. Terza prova il vento cala di brutto. Canno completamente la partenza, sbaglio bordi e sono completamente fuori fase. Chiudo merdesimo. 44.
Quinto ed ultimo giorno. Sono 11 in classifica. Roba da panico. Il vento è abbastanza sostenuto da Sud. Partiamo. Boa di bolina giro 5. Ansia. Resisto agli attacchi di lasco. Dietro di me c’è un numeroso gruppo di bestie feroci. Arrivo alla seconda boa e un crucco mi urla che è interno. Mi giro e lo guardo. In quel momento arriva un’onda sbilenca. Scuffio come un coglione e perdo tutto. Finisco 17. Seconda prova il vento cala. Ahia. Limito i danni e sono circa sulla 10^ posizione quando una testa di cazzo con mure a sinistra mi entra in barca. Bestemmie. Termino 23. Lo protesto e vinco. Vittoria amara.
Alla fine sono tredicesimo. Mai avrei pensato tanta grazia. Ora si riparte. Destinazione Lignano. Campionato di Distretto.

domenica, agosto 19, 2007

Open Belgian Championship


Alta marea nel canale di entrata al circolo...



Bassa marea nel canale di entrata al circolo...

Dopo 1396km di macchina eccomi finalmente in terra belga in quel di Nieuwpoort. Ci venni anche l'anno scorso ma questa volta, per fortuna, non piove. Il largo sorriso del presidente dello yacht club mostra di avermi riconosciuto. Quest'anno, i partecipanti al campionato sono 25. Una dozzina in meno dell'anno scorso. Ad una prima occhiata mancano gli olandesi. Meglio. Erano troppo forti. Pianto la tenda nel verdissimo giardino del circolo ed è gia sera, ora perciò di prepararsi la cena con il vecchio fornellino reduce dei miei trascorsi scout. Dopodichè m'infilo nel saccoapelo e mi guardo le istruzioni. Allegato ad esse danno le tavole di marea con gli orari, l'intensità e la direzione della corrente. In questo posto le maree hanno escursione di oltre 4 metri e le relative correnti arrivano ad un nodo e mezzo.
L'indomani si parte con due prove. Vento stranamente leggero da 190° ma corrente allegramente sopra il nodo, quasi sul muso. Azzecco partenze e bordeggi. Il vento è stabile ma la corrente fa paura. Mi butto a terra alla ricerca dei bassi fondali. E paga. Cazzo se paga. Sparo un 6 e un 4. Non ci credo. Troppa grazia. Non è il mio posto.
Il secondo giorno facciamo tre prove. Il vento è ben oltre i 20 nodi, da 230 gradi,. In pratica è parallelo alla costa il che significa che le onde hanno tempo di formarsi bene. Belle bestie. Impossibili da trovare in Italia. La corrente è come sempre fortissima. Nella prima prova proviene da poppa. Nella seconda da prua. 180 gradi in un'ora. Io parto sempre male. Poi scuffio, poi centro una boa, poi centro un avversario, poi scuffio ancora ed infine mi avvito su un'altra boa. Quindi chiudo 13-13-11. Tra me e me non sono neanche poi tanto triste. L'eccezione era ieri.
Terzo giorno il vento spinge. Orpo se spinge. Ma qua se ne fottono. Anzi è la regola.. L'onda è meno di ieri perchè il vento viene da sud. A terra, prima di uscire discuto assieme a Nolan, un radialista che viene dall'Inghilterra, di tattica. Mi spiega il suo punto di vista. In pratica dice che il gioco è capire come interpretare la corrente e la deviazione che la costa provoca sul vento di terra. Ho qualche dubbio d'aver capito giusto, il mio inglese mi aiuta poco. Ad ogni modo mi par credibile.
Si va in mare. Prima prova. Raffica sui 30 nodi. Porca topolina. Parto bene e mi fiondo a terra. Giungo alla prima boa quarto. Cacchio, mica mona l'inglese no? Tocco la boa. Ed ora che faccio? Il giudice a poche decine di metri mi guarda sorridendo. Il vento mi fa paura. Faccio il segno della croce e vado di 360. Applausi. Termino sesto. Nella seconda prova il vento non cala. Raffica di continuo e siamo tutti allo stremo. Io decido di fare la fotocopia della prima prova, cercando se possibile di non toccare i palloni rossi che fanno da boe… Così è. Taaaa daaaaa. Terzo! Dico… terzo!
A terra, mentre disarmo m'accorgo che la vela è sbregata. Per fortuna che proprio questa mattina avevo deciso, visto il vento, di non usare la vela più nuova. Il vento l'ha strappata in alto. Anche la parte alta dell'albero mostra gli inequivocabili segni della furia del vento. E' storta.
La notte seguente non dormo in tenda. Il vento la piega così tanto che temo si spezzi. Meglio allora riposare in macchina nella speranza che l'indomani cali oppure cresca ancora. Ed infatti il vento cresce a tal punto che anche l'inossidabile comitato deve cedere a Eolo. 40 nodi. Burrasca. Premiazioni e tutti a casa. Aspetta, aspetta. Sono ottavo. Primo master! Targa ricordo.
Smonto la tenda e carico la barca con un sorriso da ebete stampato sul volto. Tra me e me penso che questo è il primo risultato che sento di avere in qualche modo meritato. Verso le quattro del pomeriggio parto. Tra due giorni, circa 1300km più ad est c'è il Campionato Europeo Master.


mercoledì, agosto 08, 2007

European Tour


Ebbene si. Indeciso fino alla fine ma oramai nessun dubbio. Venerdì chiudo l'ufficio, carico la tenda e la mia barchetta sul Kangoo e me ne vado. Si punta prima a Nord. Mare del Nord, in Belgio a fare il loro Campionato nazionale; in quell'incredibile posto che porta il nome di Nieuwpoort, dove l'escursione di marea è di oltre 4 metri e le correnti di un nodo e mezzo! Finito quello attraverserò tutta la Germania e l'Austria per giungere vicino a Vienna al lago di Neusiedl am See, dove si svolge il Campionato Europeo Master. Quel lago è famoso per avere un fondale profondo mediamente meno di due metri. Dicono che il vento non manchi. Speriamo bene! Ed infine si rientra appena in tempo per il Campionato di Distretto di Lignano. Direi non male come tour vero?

martedì, luglio 31, 2007

Cerimonie di bora


La sposa assieme all'amico velista non ancora ubriaco...
Due miei cari amici, Michela e Massimo, si sono finalmente sposati. Sabato. Calda cerimonia nella graziosa ed antica chiesa di Cordovado. Poi tutti a cena in un bel giardino nei pressi del fiume Stella. Io so che l'indomani è prevista bora forte. L'appuntamento è con Franz per le 8.30 a Tenuta Primero. Intanto la cena è servita. Ottima. Di pesce. Ed il vino scorre. Buono. Le danze iniziano. Verso le due decido che è ora di far evaporare i fumi dell'alcool nel letto di casa. Faccio tempo a stendermi che...drinn... svegliaaaa! Arrivo a Tenuta Primero, vicino Grado, verso le 8 e un quarto. Arriva Franz. La bora ci saluta bella tesa. Il mare biancheggia. Con qualche piccolo problema usciamo dalle bricole di Primero. Il mare è grosso. I primi minuti sono complicati: il vino del giorno prima annebbia ancora un po' la rapidità dei movimenti. Poi partiamo in bomba. Sia io che Franz non abbiamo mai bolinato in quelle condizioni di onda. Un'onda alta e lunga. Un'onda da salire e scendere. Due ore di passo provando e riprovando diverse maniere di affrontare quel mare. Ci fermiamo e discutiamo sulle reciproche sensazioni. Abbiamo diverse opininioni ma andiamo più o meno uguali. E' giunta l'ora di fare poppa. La mia bestia nera. Franz vola e io arranco. Dopo qualche suo suggerimento miglioro un po'. E' passato mezzogiorno quando un brutto temporale minaccia l'orizzonte. Decidiamo di rientrare. A dire la verità siamo sfiniti. Stupendo.

martedì, luglio 24, 2007

Gps Features!


Circolo della Vela di Muggia. Sabato e Domenica.
Penso fosse molto tempo che non si vedeva una flotta così numerosa e di qualità allenarsi assieme. Due belle giornate in cui (ovviamente) il vento non è mancato. Se dalle altre parti c'è bonaccia a Muggia c'è vento. Il focus di tutte due le giornate sono state le regatine. Quindi allenamento per lo sviluppo del senso tattico e dell'abilità di vedere le raffiche, i buoni, le scarse.
Roba ufo per me. Ma da qualche parte bisogna iniziare e allora sotto!

martedì, luglio 17, 2007

Campionato XIII Zona 6^ Prova

Lignano... Lignano... quanti ricordi su questa spiaggia che vide nascere la mia passione per la vela e per qualcos'altro... ahhhh... gioventù!
Sabato e domenica c'è stata la sesta prova del Campionato Zonale. Eravamo 10 standard ospitati nel comodo villaggio GeTur sede del Centro Velico Alto Adriatico. Il circolo organizzatore, alla sua prima esperienza, si è comportato egregiamente soprattutto a terra. Epico il rinfresco degno di un banchetto matrimoniale. Un po' meno la boa che scorrazzava per il campo di regata durante la quarta prova dei 4.7....
Lignano, che sarà sede ad Agosto del Campionato Italiano, è tutt'altro che un campo di regata semplice. Una leggera brezza termica ha ventilato in tutte quattro le prove. Le difficoltà maggiori derivavano dal fatto che il vento oscillava spesso intorno alla sua direzione mediana e le raffiche mò sembravano entrare da destra e mò da sinistra. Ma è la corrente e la particolare angolazione della costa che ha reso il tutto un po' più difficile. Il mio trend positivo sembra per ora resistere. Anzi debbo dire che è stato il mio risultato migliore ad una zonale. Non intendo come classifica (peraltro un secondo!!!) ma come prestazione. Appena mi arrivano metto anche le foto. Ce ne sono un paio di incredibili. Il fotografo, l'amico Gigi, si è tuffato in boa per fare delle inquadrature decisamente originali...

mercoledì, luglio 11, 2007

A mi ven di ridi...


Messaggero Veneto, 11 Luglio 2007.
Imbarazzante accozzaglia di inesattezze ed esagerazioni. Roba da infarto quando mia cognata mi telefona e mi dice che sono sul giornale. Ma la parte più bella è questa: "... è un velista navigato che è riuscito a vincere diverse gare in giro per l'Italia". In Laser ci vado da 1 anno e 5 mesi e l'unica regata che ho vinto è la scorsa Prosecco's Cup (chiamata nell'articolo amorevolmente 500x2!!!) dove obiettivamente mancavano tutti i veri rivali (non volermene Lorenzo...).
Ora, oltre a ridere, mi vien da toccarmi i maroni... sabato e domenica prossima c'è la zonale proprio a Lignano...

lunedì, luglio 09, 2007

I barboni del Laser



Se la regola per andare bene nella più fisica delle classi olimpiche è quella di allenarsi come pazzi allora io e Franz interpretiamo bene questo spirito. E' questa una delle prime clausole del PDDFDT: essere disposti a tutto pur di scendere in acqua. E allora si parte per un weekend sul Garda. Si dorme in macchina, si mangia una pizza e ci si dimentica di lavarsi. Detto così fa un po' schifo, ma assicuro che è impagabile fare 4 ore filate con 15 nodi di Ora. 10 minuti su un bordo. Passo. Virata. Altri dieci sull'altro. Passo. Scambio di posizione e via di nuovo. Ci fermiamo davanti a Limone. In mezzo alle montagne. In mezzo al lago. E ora via per quello che siamo venuti veramente a fare quassù: poppa. Questo gioco lo ripetiamo 3 volte. Poi le scuffie ci avvertono che siamo stanchi ed è ora di rientrare. Ora è Lunedì, il mio amico è ancora su e io invece qui in ufficio. Lui è sporco e io pulito. Lui felice e io un po' meno. Anyway, ho capito un casino di cose. Uno. Che "Ink" (Carlo) è l'allenatore morale e virtuale del PDDFDT. Due. Che per camminare un po' di più di poppa devo evitare di pensare che il Laser è una Vespa 125 ET3 da tenere costantemente impennata. Tre. Quattro. Cinque, sono cose che non scrivo perchè il PDDFDT sta diventando una cosa troppo bella. E siccome le cose belle vanno meritate non è giusto seminare nel vento. Lunga vita alla setta dei barboni!

martedì, luglio 03, 2007

Prosecco's Cup


Ahhh che peccato! Pochi Laser alla Prosecco's Cup. Comunque io c'ero e mi sono divertito alla grande. Sicuramente per i 4 primi su 4 prove... firulì... firulà... tiè!!! Alla faccia di chi non è venuto. Ihihihihhh... Ora che ci penso è la prima volta da quando sono salito in sella alla mia Aries II, ovvero dal Febbraio 2006, che vinco una prova in una regata. Cin cin allora! Quale migliore occasione per onorare questo brindisi se non proprio alla Prosecco's Cup? Ancor di più se si pensa che il premio che ho ricevuto è una jeroboam (un bottiglione grande il doppio di una magnum) di prosecco!

martedì, giugno 26, 2007

Italia Cup RIVA


39 anni, stempiato, gamba cortina ma non si può dire che non cinghio. Photo by Andrea Carloni.

Porcatroia che vento! Che posto! Che regate!
Tre giorni a Riva del Garda sono ciò che un derivista vorrebbe fare ogni settimana. 56 volte l'anno. Una cronometrica "Ora" che iniziava a spingere alle 11 di mattina per ritirarsi ben oltre le 6 del pomeriggio. 20 nodi fissi, con punte a 26/28. Spettacolo puro. Brrrrrrrrrrr....brividi.
Il Comitato di Regata ad ogni partenza cerca di angolare la linea per evitare l'ammassamento in barca giuria. Ci riesce bene mappoi tutti virano immeditamente per puntare sulle rocce del "Pier". Il luogo dove il vento rinforza ancora di più, dove il costone ti "tira su", dove incroci decine di surfisti. Eppoi viri, talvolta anche sopra la layline, ma non c'è storia: chi arriva là in ritardo è fottuto! Le poppe sono una tortura, il vento vorrebbe farti decollare ma le onde, troppo corte e ripide non ti permettono di surfare a lungo. Talvolta poi (almeno a me...) la prua s'infila nella faccia d'onda trasformando il Laser in un sommergibile.
Il mio bilancio è positivo. Sono riuscito a confermare i miglioramenti di Caorle e mi sono piazzato a metà flotta: se da un parte il poco tatticismo delle regate mi ha favorito dall'altra la mia "sindrome da birillo" mi ha penalizzato.
Ma siccome non si vive di solo vela voglio ricordare quanto bello fosse anche starsene distesi sull'erba del circolo al tramonto. Il vento che ancora soffiava ed il PDDFDT al completo che discuteva di quanto sarebbe semplice essere bravi se solo potessimo vivere in quel luogo...


La umile dimora di parte del PDDFDT - Photo by Franz


Il PDDFDT lascia sempre il segno dove passa! - Photo by Franz

lunedì, giugno 18, 2007

Campionato XIII Zona 5^ Prova



La ligia Polizia Municipale di Muggia ha giustamente valutato che i 15 euro di tassa d'iscrizione per una regata zonale sono troppo pochi ed ha ben pensato di aumentarli di 75 con una improbabile multa ai danni di me e Franz. Amen. Ne valeva la pena soprattutto per la giornata di Domenica nella quale un ponente di 5/6 metri ha permesso di fare 3 prove. In verità i Laser Standard erano pochini (5 contando anche "PorcoDiaz" che si è unito a noi solo la domenica).
Delle quattro regate totali in un paio ho fatto bene. Non parlo di risultato, parlo di prestazione. Nelle altre due invece le cose sono andate male: in una ho spento il cervello, la tattica è andata a puttane così come la prestazione, nell'altra ho anche scuffiato due volte... con 5 metri e poca onda credo sia un record. Cmq sono sempre più convinto che in condizioni come quelle di questo weekend la tattica è tutto nel Laser. Eravamo tutti piò meno veloci uguali. Con 5 metri e poca onda le velocità sono sempre simili. Vince che trova prima la pressione o il buono. Punto.
Ora ci si prepara alla trasferta a Riva del Garda dove il prox weekend c'è la nazionale. Il PDDFDT sarà presente al completo.

Good wind to everybody!

lunedì, giugno 11, 2007

Insieme si migliora...


E' ufficialmente nato il PDDFDT. Tutti possono farne parte ma sono necessari almeno 2 requisiti base:
1) avere fatto una uscita di allenamento in mare volontaria e non forzata precedente alle 7.30 di mattina con vento superiore agli 8 m/s
2) ritenere il lavoro, lo studio, la compagna (o il compagno) immesamente più importanti di veleggiare in laser e allo stesso tempo dedicare immensamente più tempo a veleggiare in laser...
Ad oggi ci sono già 3 soci: franz, birillo e geiefbi. Le richieste di adesione fanno mandate a me o a franz, con autecertificazione dei punti 1 e 2 e allegando la quota di 1 centesimo d'euro.
Sabato e domenica il PDDFDT era in acqua a Muggia. Debole vento ma forte allenamento. Mi ripeterò fino alla noia ma quella cittadina è il paradiso per imparare ad andare in barca. Domenica ho fatto quasi 4 ore di esercizi e regatine. Quel piccolo golfo con la costa vicina, con la corrente e le raffiche che entrano ed escono, è una palestra di tattica.

lunedì, giugno 04, 2007

Birilli


A Muggia non manca mai il vento. Muggia stessa è stupenda, tranquilla. Questo weekend ho bussato alla porta del buon JFB (geiefbi) ed abbiamo programmato una due giorni di allenamento. Sabato regatine nel golfo (assieme ad un Europa) assistiti da un debole maestrale. Domenica ritrovo alle 9 di mattina. Previsto leggero borino. Io arrivo alle 8 e faccio due bordi da solo, un po' di manovre ed alcuni esercizi. Poi arriva JFB e via... si punta Barcola dove il borino sembra esser più forte. Direi sui 15/16 nodi. Facciamo passo di bolina e passo di poppa, più qualche regatina sulle boe posate dello YCAdriaco in occasione di una regata dei bellissimi Dinghy 12 piedi. Poi verso l'una il vento cala di colpo e il provvidenziale passaggio di Sabrina in gommone ci regala un meritato traino fino davanti al circolo. Ma appena superiamo le dighe il vento si alza di nuovo. Ci stacchiamo dal traino e via verso l'ultima regatina tra i fari... Partenza a coniglio. Mi dirigo sulla destra sotto Porto San Rocco dove potrebbe esserci un "tondo". Wow... viro e chiudo davanti a JFB. Non mi limito a chiudere. Spengo il cervello e lo lascio andare a destra dove avevo guadagnato così tanto. Quando riviro è troppo tardi. JFB è davanti. Viro. Vira. Riviro. Rivira. Che bella che è la vela!
Di questo weekend mi rimane la sensazione che con vento e onda cammino discretamente di bolina ma che di poppa, nelle situazioni in cui si plana/nonplana devo lavorare ed allenarmi ancora moltissimo.

Come dice JFB "sono come un birillo..."


martedì, maggio 22, 2007

Campionato XIII Zona 4^ Prova



E venne il momento di mandare i pensione i vecchi stivaletti. Tra acquisti errati, piccole nostalgie e scaramanzie varie, ho rimandato fino all'ultimo il giorno di dire addio alle vecchie suole... La decisione è arrivata puntale al Trofeo Pino Erriquez, classica regata di Maggio valida per il Campionato Zonale (approposito... forse sono ancora in testa alla classifica). Ben 4 prove svolte in stupende condizioni di brezza sui 5/6 metri, cielo blu e sole estivo. Campo insidioso dominato da una corrente che scendeva da Monfalcone e da un vento che mo entrava da sinistra e mo entrava da destra. Alla fine il bilancio è super. Un 3 posto finale dietro al redivivo Nevierov e il maestro Franz. Saluto pure il ritorno di Daniele "Alb" in standard con il quale ho combattutto (perdendo) l'ultima prova. Nella bolinetta finale abbiamo fatto un tacking duel degno della migliore Luna Rossa. Sono contento soprattutto perchè ho imparato molto, capendo alcuni errori che sicuramente non farò più. Prossimo weekend sono ancora a Sistiana perchè, grazie all'ospitalità della Pietas Julia ho deciso di allenarmi sotto gli occhi (spero) di Carlo.

lunedì, maggio 14, 2007

X Trofeo Lisa Rochelli


Il giovane maestro assieme al vecchio allievo... Photo by Fulvia©

Come ogni anno chi manca non sa cosa si perde. E non parlo solo delle regate ma di tutto quello che c'è dietro. E come ogni anno sempre tanta bella gente che viene a regatare per ricordare Lisa, la giovane figlia di Fabio e Daniela scomparsa prematuramente dieci anni fa.
Snipe, 420, 470, Equipe e Laser due giorni in acqua sotto un sole estivo e un venticello pazzerello. Domenica la flotta dei Laser contava un'ospite d'eccezione: dirattamente da Valencia il "Mascalzone" Michele Paoletti che, neanche a farlo apposta, ha vinto l'unica prova disputata.
Finite le regate tutti a terra per la tradizionale premiazione e lotteria finale, in cui praticamente tutti vincono qualcosa: se non una medaglia sicuramente una bella maglietta!

martedì, maggio 08, 2007

Italia Cup CAORLE


Che stia iniziando a raccogliere qualche frutto del tanto lavoro fatto? A giudicare dal risultato finale della tappa di Italia Cup di Caorle sembrerebbe di si. Per la cronaca sono stati 3 bei giorni di sole e venticello in uno specchio d'acqua molto insidioso per le forti correnti di marea. 62 Laser Standard ai blocchi di partenza e la presenza di tutti i pretendenti alla campagna olimpica cinese. Anzi no. Mancava Giacomo, che voci di corridoio descrivono incazzato come una biscia per questioni federali... mah... ho la sensazione che la FIV stia facendo un mucchio di cagate. Andiamo avanti. I miei risultati peggiori (46-39-35) equivalgono ai risultati migliori che facevo l'anno scorso. I miei risulati migliori (26-26-26) erano semplicemente fantascienza. Per l'amor di Dio, tutti e tre sono saltati fuori sul filo degli OCS ma sono stati accumunati da un discreto passo e da un evitare disastrosi errori tattici. Il resto è un mix di "regata-caprone" e piccole intuizioni. Vedremo in futuro se è stato solo un lampo a ciel sereno. Ora però manca tempo per continuare ad allenarmi: prox weekend Trofeo Lisa Rochelli, quello dopo il Pino Erriquez. Ma dove cazzo sta scritto che per vivere bisogna lavorare? Possibile che non basti andare a vela?
Risultati e Foto

domenica, aprile 29, 2007

Una barca si aggiusta un risultato no!



Penso sia stata Valeria a dirmelo. Ma non ricordo bene. Fatto sta che Aries II aveva bisogno di alcune riparazioni. Sbavo i bordi, pulisco, un po' di acetone, asciugo e metto il gelcoat che stendo con nastro adesivo. Poi quando secco inizio la finitura con carta vetrata di varie granature: 200, poi 400, poi 800, poi 1000, poi 1000 con acqua ed infine polish. Ora sembra nuova.

In questi giorni di finesettimana/primo maggio sarò Caorle per un "clinic" organizzato dall'ottimo Andrea Cosentino e Paolo de Angelis. Poi il prossimo weekend c'è la nazionale proprio a Caorle. Si affilano le armi?

martedì, aprile 24, 2007

5:59



Sabato sera ricevo una telefonata di Franz che mi annuncia che domenica mattina è prevista bora a Trieste e che lui e Jacopo hanno deciso di uscire alle 7 e 30.

Domenica 22 Aprile, ore 5.59. Infilo la chiave ed accendo la macchina. Sul tetto c'è Aries II. Destinazione Muggia. Arrivo alle 7 e un quarto, inizio a scaricare la barca. Poco dopo arriva Franz che m'aiuta, e Jacopo. C'è borino sui 6/7 metri. Armiamo e si esce. Sono le 8. Decidiamo di dirigerci a Barcola dove la bora è più forte. Dopo un bel lasco, arriviamo planando davanti al Faro ed iniziamo l'allenamento di passo di bolina. La bora soffia sugli 8 m/s, forse 9 ma dopo pochi minuti di mure a dritta Franz rompe la vela ed è costretto a rientrare. Noi continiuamo. 3/4 minuti in bomba poi pausa per bere, virata e via altri round sulle altre mure. Le gambe iniziano a fare male e siamo sotto la SVBG. Il mare è tutto bianco. Guardo Jacopo. Lui mi indica che ora è il momento di provare la poppa. Piccolo brivido, poggio eeee....... vaiiiii! Minchia, i primi minuti sono adrealina pura. La barca va "strozzata", se la "mollo" scuffio. Provo la strapoggia e sono in costante planata. Il Laser "urla", ovvero fa quel caratteristico rumore di risonaza della deriva quando si superano certe velocità. In un batter d'occhio siamo ben fuori. Ci fermiamo. Piccolo riposo e via di nuovo. Il tutto per tre volte. Alle 11 decidiamo di terminare l'allenamento e di eseguire l'ultimo lasco che ci riporterà a Muggia. A metà percorso incrociamo alcuni 470 in allenamento e ci divertiamo a fare un paio di bastoni con loro.
Alle 11.30 siamo di nuovo a Muggia. Jacopo scende dal Laser e monta sullo Snipe. Io non disarmo, rimango in steccate, mangio una banana, bevo del te, fumo un cicchin e via, di nuovo in mare!
Ahhhh... la vela...

venerdì, aprile 20, 2007

Campionato XIII Zona 3^ Prova


Photo by Andrea Carloni

Due ventilate e soleggiate giornate hanno fatto da cornice alla terza prova del campionato zonale della tredicesima zona che si è svolta sabato 14 e domenica 15 scorsi presso lo SVOC di Monfalcone. Una alternanza di borino e maestrale che ha permesso lo svolgimento di tutte quattro le prove in programma. 9 gli Standard alla partenza. 5,5,3,3 i miei parziali. Clicca qui per vedere tutte le foto e un bel report del "superfotografo" Andrea Carloni.
Ora il focus passa agli allenamenti in vista della nazionale di Caorle. Il programma prevede sabato allenamento con Ale allo Svoc. Poi si va a Muggia a fare compagnia a Franz e Jacopo che si stanno allenando come pazzi quasi tutti i giorni(!) Infine mi sposterò a Caorle dove Andrea ha organizzato un "clinic" per il primo maggio.

mercoledì, aprile 04, 2007

Europa Cup Andora


Copyright Andrea Carloni

Non ho ricordi di aver mai disputato la bellezza di 8 prove. Quest' anno il vento ha voluto premiare questa seconda tappa di Europa Cup con 4 giorni di stupende regate ottimamente organizzate dal Circolo di Andora. Moltissimi equipaggi forti. Soprattutto stranieri: olandesi, russi, ucraini, polacchi, croati, inglesi... Il golfo di Andora ha regalato tutti i tipi di venti; quelli leggeri da sud, quelli medi di bora e quelli forti da nord che durante il terzo giorno hanno raggiunto punte di quasi 25 nodi con onda formata e valzer di scuffie!

Tutto sommato ho fatto qualche passo avanti. Ho messo dietro una ventina di barche su quasi 70 partecipanti. Il problema principale sono state le scuffie che in numerse prove hanno rovinato un risultato che poteva essere migliore. Foto e risultati sono pubblicati nel sito http://www.assolaser.org.

Ahhh... dimenticavo di dire che ho fatto la mia protesta. Una infrazione ai miei danni della 18.2 in boa. In pratica un troppo furbo velista si è infilato interno tra me e la boa di poppa senza poterlo fare. Dopo averlo fatto mi ha guardato, ha sbraitato qualcosa e ridacchiato... Il giorno dopo era DSQ e chi rideva ero io....

giovedì, marzo 29, 2007

...tante cose


Oggi 29 marzo è un giorno speciale per me. Chi mi conosce lo sa. In queste settimane l'attività velistica non si è per nulla fermata. Anzi. Ho fatto un paio di allenamenti con Franz e sviluppato alcune nuove posizioni in barca. Tra le altre cose dovrebbe a brevissimo arrivarmi la nuova vela (quella attuale credo che abbia fatto qualcosa come oltre 100 prove in 25 regate, più tutti gli allenamenti!) ed una nuova cinghia un po' più comfortevole di quella che uso. Per questo ringrazio l'amico Andrea che m'ha fatto spendere molto soldini in meno.
Stasera si parte per Andora. Destinazione EuropaCup: 4 giorni di regate che finiranno lunedì 2 Aprile. Oltre 300 laser divisi nelle 3 categorie. Ho scelto di viaggiare di notte in treno: cuccetta e saccoapelo, mentre la barca è ora in viaggio insieme a Branko, Ale e Luca.

lunedì, marzo 12, 2007

Campionato XIII Zona 2^ Prova


La S.F.E.R.A. della massima prestazione

Questo sabato e domenica si è svolta la secoda prova del Campionato Zonale Laser presso il Circolo della Vela di Muggia. La forte bora ha permesso di regatare solo il sabato. L'aneometro del porto di Trieste ha misurato raffiche anche di 32 nodi mentre domenica il mare fumava...
Dopo le delusioni della prima zonale mi sono rifatto con un secondo posto assoluto frutto di un secondo e terzo nelle due prove svolte. Ma la mia contentezza deriva più dagli elementi che hanno costituito questo mio piccolo successo: un paio di partenze finalmente degne di questo nome, il rimanere concentrato sulla gara ed il timido inizio di una visione del campo di regata e delle sue leggi di "buoni e scarsi".
Non dico altro ma solo un "special thanks" a Franz e Carlo. Il primo per il franco e costruttivo confronto su come migliorarci e per avermi introdotto alle "sopraffine arti" della Sfera della massima prestazione. Carlo lo voglio ringraziare per le risposte chiare e lineari che mi da ogni volta che gli chiedo consiglio e per avermi suggerito alcune strade per migliorare la mia prestazione in regata.
Nota finale. Il rientro dalle regate è stato un lungo trasferimento di bolina sotto bora che rafficava sempre più forte da Muggia a Barcola. Quasi due ore di bolina ed arrivo al tramonto, distrutti e congelati. Irritati per il mancato traino? No, felici di quanto fatto!

lunedì, marzo 05, 2007

Campionato XIII Zona


"Incrocio di mani in strambata" - Photo by Fulvia©
Sabato 3 e Domenica 4 si è svolta presso la SVBG la prima prova del Campionato Zonale della XIII zona. Sabato un bel libeccio ha permesso di fare una prova, mentre domenica un leggero maestralino ha costretto il comitato a ridurre la sola prova svolta. La flotta dei standard non era molto numerosa ma di gran qualità in quanto composta da molti atleti forti che spesso regatano nelle posizioni di vertice dell'Italia Cup. Direi che è andata proprio male. E che palle!!!
Fotogallery completa.
Photo by Fulvia©

Onestamente ci sono state delle buone cose ma il risultato finale non premia sicuramente i miei obiettivi. Ripenso a quella bella prima bolina di domenica in cui ho girato a 50 metri dal primo seguita da una cazzuttissima seconda bolina nella quale penso di aver navigato per due terzi in scarsa... e come dimenticare il 720 fischiato a 20 metri dall'arrivo dopo aver superato Rockets?
Vabbè dai... sabato e domenica si replica a Muggia...

lunedì, febbraio 26, 2007

Italia Cup PALERMO


Come resistere ad un tuffo nel mare palermitano?

Dunque, un bilancio di questa prima prova di Italia Cup svoltasi in quel di Mondello dal 21 al 24 Febbraio, non può che essere positiva. L'ospitalità dei siciliani è veramente unica e l'organizzazione della regata è stata veramente straordinaria. I servizi a terra, le logistiche, i buffet, il circolo, tutto bellissimo. Peccato per il vento. Poco e incostante che ha permesso lo svolgimento di solo 4 prove.
Parlando di me, posso sinteizzare così: luci ed ombre. In un paio di prove ho iniziato ad essere più consistente riuscendo a mettere dietro parecchie barche. Quella che doveva essere la mia migliore prova (n.2) è stata però interrotta dall'incosapevole Uberto che, centrandomi al giro di boa, ha deciso che era il caso che facessi un bel bagno nelle acque siciliane... sono volate acute bestemmie a cui però hanno fatto subito seguito larghi sorrisi quando il gommone del fotografo si è avvicinato applaudendomi per lo stile "plastico" del tuffo...
Ma forse la cosa più bella è stata il gruppo con cui sono andato giù che ha fatto sembrare questa prima gara anche una bella e divertente vacanza. Il giovane Ale che dal basso dei suoi 15 anni dimostra una maturità che molti maggiorenni neache sanno cos'è... il grande Branko, ovvero l'allenatore in grado di trainare tre barche su un canotto malamente motorizzato in mezzo alle onde e al vento forte! Eppoi Franz che mi ha introdotto alle sopprafine arti della "monoidea" e che mi ha fatto intuire che per migliorare il mio gesto sportivo devo imparare a strizzare l'enorme emisfero sinistro del mio cervello per far confluire un po' di esperienza anche in quello destro. Ultimo ma non ultimo il mio vero allenatore: Roby "Cavallo" Ostuni. A lui effetivamente devo molte dello cose che hanno permesso alla mia Aries II di essere un po' più veloce.
Non vedo l'ora di tornare a regatare.
La vela è lo sport più bello del mondo.

venerdì, febbraio 16, 2007

Pronti? Via!


Le acque di Mondello si apprestano a ricevere la massa dei laseristi italiani che dal 21 al 24 febbraio apriranno la stagione agonistica del Roggero di Lauria con la prima delle tre prove nazionali in calendario del circuito Italia Cup. E’ la prima volta che la Sicilia avrà il compito di inaugurare il circuito, la segreteria del Lauria ha già ricevuto 250 adesioni e si preanuncia una chiusura a 280 atleti. Sponsor della regata saranno la Regione Siciliana e la Coldiretti Palermo.

La mia barchetta partirà domani a bordo del carrello dello Svoc (ringrazio la Società, Roberto e Franz per avermi accolto a braccia aperte) mentre io la raggiungerò martedì sera con un volo lowcost Venezia-Palermo.

Finalmente si aprono i battenti e la stagione inizia.

mercoledì, febbraio 07, 2007

Patapumfete!



Sabato pomeriggio a Lignano c'è un venticello leggero da nord incapace di spazzare via la nebbia in laguna. Armo comunque la barca per una breve uscita. Metto la barca in acqua, ci salto sopra, ed inizio a fare qualche virata: la nuova scotta fila che è una meraviglia.
Okkei ora proviamo a farle con un bel rollio.
Ne faccio uno, due e... tre.. ZACKKKKK!!!! La schiena fa patapumfete. Una forte fitta a livello dei muscolari lombari destri non lascia dubbi. Nella nebbia lignanese parte una deprechevole bestemmia: stiramento? contrattura? infrazione? Fatto sta che ancora oggi (mercoledì) mi fa male. Speriamo che il cocktail di musoril+aulin+riposo faccia il suo effetto.

giovedì, febbraio 01, 2007

Buon Compleanno Aries II


Auguri alla mia barchetta che il primo di febbraio ha compiuto il suo primo anno nel quale l'ho portata in vacanza a napoli, genova, cervia, civitanova, lago di garda, slovenia, croazia, austria, belgio... sono o non sono un bravo amante?

mercoledì, gennaio 31, 2007

Rooster!


Uauuuuuu... 5 giorni dopo l'ordine via Internet ecco arrivare il tanto atteso pacco dall'Inghilterra. Una specie di "regalodinataleinritardo". La scotta nuova. Le scarpette che vanno a sostituire le ormai distrutte Gill. Un paio di libri. Il Cunnigham e la base nuovi. Un paio di segnavento per un'idea che ho in testa. Tappino e gancio del vang di ricambio. Bene. Sabato si lavora e si prova.

Approposito, finalmente Domenica scorsa sono uscito con una leggera brezza sugli 8 nodi ed ho potuto allenarmi un po'. Le virate con rollio inziano a venire un po' più in automatico... però... quanta fatica! Poi verso le 4 del pomeriggio il vento è calato del tutto costringendomi ad un rientro "manuale". Incrocio le dita per questo weekend. Eolo? Ci sei?

sabato, gennaio 20, 2007

Bonaccia


Bricola e corrente di marea a Lignano

Continua questo incredibile Gennaio, fatto di assenza di freddo, assenza di sole, assenza di pioggia e... assenza di vento! Io ci provo ogni weekend a Lignano, ma Eolo suggerisce di concentrarsi su altri aspetti. Ed allora ecco piccoli lavori su Aries II. La stagione è alle porte e tra qualche giorno carico baracca e burattini e torno in quel di Monfalcone. Nel frattempo sono riuscito comunque a fare qualche test di virata e di assetto di bolina. Cose nuove, teoricamente più efficaci. Vedremo. Anche il lavoro in palestra prosegue. 3 sedute di workout alla settimana intervallate da 2 giorni con 1 oretta di corsa ciascuno. Stretching a manetta. Tra qualche giorno dovrebbe poi arrivare i nuovi materiali acquistati dal buon Steve Cockerill: nuova scotta Polilite 7mm e nuove "control line" per base e cunnigham ed anche un paio di libri tra cui "Sail Fitter" del neo Campione Mondiale (e over 35!) Michael Blackburn.