Prada 4.7 batte NewZealand Standard 5 a 3. Ale-Spithill batte Dean-Fabio in un combattuttissimo match race nelle acque di Monfa-Valencia. Gli umpire decidono che il 33% di velatura in meno di Prada 4.7 devono essere bilanciati da un 720 o da un 360 (a seconda della lunghezza del percorso) di NewZealand Standard. Ma non c'è storia: Ale-Spithill vince 6 partenze su 8 lasciando al palo Dean-Fabio che non riesce quasi mai a recuperare i 20/25 secondi necessari ad eseguire il 720. Il copione è sempre il solito: la maggiore aggressività in parteza di Ale-Spithill unita a manovre al limite del regolamento regala al timoniere monfalconese una schiacciante supremazia nelle partenze. Il lignanese Dean-Fabio risponde mettendo in acqua la maggiore velocità del proprio mezzo. Si giunge così quasi sempre all'arrivo con Dean-Fabio in testa ma con un vantaggio quasi mai sufficente ad affettuare la giustà penalità imposta dagli Umpire. Che boba!
lunedì, novembre 26, 2007
lunedì, novembre 19, 2007
K.I.S.S.
Weekend di regata a Trieste presso il Sirena. Un freddo della madonna accompagnato da bora, ha consigliato il Cdr di tenere le barche ferme il sabato. Domenica invece la giornata era leggermente più mite e quindi tutti in acqua a fare tre prove. Il vento era birichino: veniva da Nord, era freddo e terribilmente "shifty". Buona parte del Boba Sailing Team era in acqua ed ha conquistato il primo, secondo, quarto (io) e quinto posto in classifica finale. Un applauso al Circolo organizzatore per l'ottima gestione, per il cibo e per i ricchi premi della lotteria finale. Il mio solito culo m'ha fatto vincere una bella lycra della Gul.
Parlando delle mie performance sono abbastanza contento. Potevo fare molto molto meglio e questo è uno stimolo a non mollare. Tre episodi e un comune denominatore hanno reso il risultato sotto le mie aspettive. La partenza di merda nella prima prova, la boa toccata nella seconda prova, e il non coprire Marco nell'ultima bolina della terza prova. Il comune denominatore è che per fare un'altro salto in avanti nelle prestazioni è richiesto qualcosa che non ho ancora appreso. Non sono molto preoccupato. Sono solo all'inizio, in fondo vado in barca da solo 20 mesi.
Cito le frasi più belle del weekend: "Se te parti ti in barca giuria nessun altro sarà li per il semplice fatto che te son ti" (Tini) - "BlockToBlock" (Fra) - "Stai fermoooo!!! Sei completamente fuori fase con le onde" (Costantin) - "In poppa si può andare con la maniera A e con quella B. Ma la più veloce è la A+B" ( Carlo In.)
Parlando delle mie performance sono abbastanza contento. Potevo fare molto molto meglio e questo è uno stimolo a non mollare. Tre episodi e un comune denominatore hanno reso il risultato sotto le mie aspettive. La partenza di merda nella prima prova, la boa toccata nella seconda prova, e il non coprire Marco nell'ultima bolina della terza prova. Il comune denominatore è che per fare un'altro salto in avanti nelle prestazioni è richiesto qualcosa che non ho ancora appreso. Non sono molto preoccupato. Sono solo all'inizio, in fondo vado in barca da solo 20 mesi.
Cito le frasi più belle del weekend: "Se te parti ti in barca giuria nessun altro sarà li per il semplice fatto che te son ti" (Tini) - "BlockToBlock" (Fra) - "Stai fermoooo!!! Sei completamente fuori fase con le onde" (Costantin) - "In poppa si può andare con la maniera A e con quella B. Ma la più veloce è la A+B" ( Carlo In.)
Keep It Simple, Stupid!
lunedì, novembre 12, 2007
Blindfold
Lessi da qualche parte che per aumentare la sensibilità in barca bisogna allenarsi a timonare bendati. Ho sempre pensato che fosse esagerato (ed un po' ridicolo) finchè non ho provato a farlo. L'occasione è stato questo weekend. Sono uscito da solo a Monfalcone e lontano da sguardi perplessi mi sono calato il berretto di lana sugli occhi. All'inizio è frustrante, mi sentivo senza riferimenti ed avevo un sacco di paura d'andare via storto. Poi man mano che il tempo passava, non davo più sbirciatine e mi concentravo sulle sensazioni che mi davano il timone, lo sbandamento e il vento sulla faccia. Piano piano il navigare dritto è diventato più semplice. Sollevato il berretto ed aperti gli occhi, la sensazione è quella di poter navigare senza aver bisogno di guardare i filetti. Mai.
lunedì, novembre 05, 2007
Hallowind!
Qualche settimana fa ero indeciso. Nel ponte "Tutti i Santi" era prevista la Coppa dei Campioni all'isola d'Elba. Una bella regata non c'è che dire, ma scomoda e costosa per me. Decisi allora di non andarci e di sfruttare questi 3/4 giorni per allenarmi. Buon Dio! Penso di non essermi mai allenato e divertito così tanto da quando ho messo il culo in barca. Mi sono allenato da solo(!) dalle tre alle quattro ore al giorno senza un minimo di noia e sotto venti stupendi che mi hanno permesso di fare ogni genere di esercizio e di capire un sacco di cose che spero verranno utili nei momenti di gara. Allenarsi da soli non è semplice. Si rischia di annoiarsi presto ma permette di essere più consapevoli di quello che si fa. Certo, non aiuta a sentire la pressione dell'avversario, ma per quello ci saranno altri momenti ed altri allenamenti. Quello che in questi giorni mi pare più chiaro è la lista delle abilità che devo sviluppare per fare un altro salto in avanti nelle mie prestazioni. E siccome durante i viaggi in macchina, ascoltavo un divertente podcast che t'insegna a parlare inglese, riassumo in quella lingua un pensiero che è il filo conduttore di questi giorni: I think to have to improve my sailing ability starting through a new attitude in which I'm well aware and aggressive in what I do, maintaing all simple and believing deep in myself.
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