lunedì, aprile 07, 2008

Topolotte


La Pietas è tiepida. Il sole scalda e la brezza è bella stesa in mare. Ci sono le barche da scaricare. Sono rimaste appese al carrello da Andora. Mentre si lavoricchia intravedo una biondina che nasconde i suoi occhi dietro un paio di occhialoni da sole stile anni ‘50. Quando è a poche decine di metri noto che zoppica un po’ e capisco che dietro a quegli occhialoni non ci possono essere altro che due occhi azzurri. E’ Tini. Il ginocchio le è andato a puttane mentre giocava a pallavolo. Sto ben attento a chiederle se le manca far vela e opto per sapere se ha deciso per l’operazione al menisco/legamenti. Mi (e ci) racconta tutte le ultime news. Questo infortunio è stata una bella mazzata sulla schiena. Ho più del doppio dei suoi anni ma se mi dovesse capitare un infortunio come il suo, avrei le stesse, identiche reazioni. Questa similitudine deriva probabilmente dal fatto che sono un eterno bambino ma è innegabile che privare una persona dello sport che ama è una bella prova da superare. In cuor mio so che riuscirà a saltare l'ostacolo e sono altrettanto sicuro che tornerà a far vela più e meglio di prima.

Eppoi sai una cosa Tini? Questo stop ha un paio di lati positivi che ti dirò la prossima volta che ti vedo al Circolo...

Nessun commento: