domenica, aprile 27, 2008

Ed il mal di testa se ne andò



Il weekend si preannuncia super: sabato allenamento con il TopSailingTeam a Riva, domenica regata a Torbole. Sabato mi sveglio presto, metto la barca sul tetto e parto in direzione del Lago di Garda. Intorno a mezzogiorno becco una coda impressionante dopo Verona. Merda! Andrea, assieme al TST è a Riva che sta per uscire in acqua, gli dico che non m'aspettino: visto il mio ritardo dirotto a Torbole, così almeno la domenica sarò pronto per la regata. Ad attendermi c'è Carlo, la sua barca è gia armata, il cielo limpido è illuminato da un tiepido sole mentre il Garda è spazzato dall'Ora. Ma non è tutto. A fianco di Carlo altri due velisti: Marco (Gallo) e Diego (Romero). Ho la sensazione che l'allenamento che farò sarà speciale. E' così è. Due ore e mezza senza mai riposare. Distrutto ma felice. Chiaro che i ragazzi li vedevo con il cannocchiale ma, come dice Jacopo, questi sono allenamenti da non perdere. La sera la si passa a mangiare stinco, a bere birra e a parlare ovviamente di laser, vela e... f##a!
E' ora di andare a nanna e il buon Carlo mi offre ospitalità a casa sua a Salò. Che boba ragazzi! Mi accoglie una stupenda casa in riva al lago, con dentro una stupenda camera, con dentro uno stupendo lettone. Non ho parole!
L'indomani la giornata è grigia. Il lago è calmo e io ho un leggero mal di testa. Carlo mi guarda e mi dice: "non preoccuparti, si cinghierà", poi m'offre un "moment" fatto dalle sapienti mani del padre farmacista. Montiamo in macchina e puntiamo l'alto lago. Dal Circolo della Vela di Torbole usciamo verso mezzogiorno e mezzo per la regata che prevede due prove. L'Ora è giunta con leggero ritardo, ma soffia già ad una quindicina di nodi. Il mal di testa se ne è andato. Delle due prove fatte una la svolgo abbastanza bene l'altra meno. L'analisi delle regate è abbastanza simile: tutto va abbastanza bene finchè non inizio a frenare la barca. Le cause sono quasi sempre conseguenza della perdità di concentrazione. Ci lavoreremo. Inizio pure a capire che sono anche i pochi metri che si perdono che possono fare molta differenza. Ci lavoreremo.
Ecco ho detto tutto. Prossimo weekend si replica a Venezia.

lunedì, aprile 21, 2008

Magia


Quarantotto i Laser che hanno partecipato al Trofeo Erriquez 2008. Se la quantità dei partecipanti segna ogni volta un record la qualità non è da meno. Chi conosce la classe sa a che livello nazionale sono i vari Pietro, Carlo, Jacopo, Ale, Giovanni, Betta. Anche il meteo lo sa e quindi si è adeguato regalandoci un weekend perfetto. Quattro prove in due giorni in un campo di regata tecnico. Vento leggero di libeccio (sabato) e maestralino (domenica) su uno specchio d'acqua dominato da una forte corrente che scendeva da Monfalcone. Al di la dei risultati ho fatto 4 prove di cui sono veramente molto contento. Piano piano la magia del saper regatare inizia ad essere meno oscura e quando inizierò a vedere meglio strategia e tattica bastonerò tutti. No dai scherzo... però quello che un tempo pensavo fosse la magia dei ragazzi che, avendo fatto vela fin da bambini, intuivano i bordi giusti, inizia ad essere una materia meno oscura. Con il vento leggero di questo weekend saper tirare i "bordi" è il fattore determinante. E non nego che di tutte le abilità della vela è quella che mi mancava e mi manca di più. Ho capito che il pre-requisito per fare tattica/strategia è avere conduzione. Devi riuscire a portare la testa fuori dalla barca ma lo devi fare mantenendo la velocità e gli angoli al top. Questo sarà il tema dei prossimi mesi. Allenarsi di tattica/strategia migliorando parallelamente la conduzione. La sfiga è che c'è solo un metodo per fare queste cose: ore di mare. Lo Yacht Club Lignano, grazie alla Scuola Vela dei mitici Gazza e Alberto, mi metterà a disposizione un Laser in spiaggia che potrò usare durante la settimana. Questa è una delle più belle notizie che mi poteva dare il mio Yacht Club, ed è anche l'unica maniera per aumentare le ore di mare. La mia Ducati entra in officina la prossima settimana. Poi sarà pronta per condurmi in 20 minuti nelle sabbie lignanesi. Della serie: chiudo l'ufficio alle 16 e mi fiondo tra le onde nella brezza serale. Non vedo l'ora.

lunedì, aprile 14, 2008

Vuoto


Potrei parlare del bel weekend passato in mare, sempre generoso di consigli e di nuove cose scoperte e imparate. Ma non ne ho voglia. Sarà la primavera che tarda arrivare, sarà il lavoro che soffoca, sarà l'orizzonte poco limpido ma non vedo l'ora che questa settimana del cazzo se ne vada. Non mi rimane altro che usare foto e musica per dipingere questo "post" con i colori giusti.

lunedì, aprile 07, 2008

Topolotte


La Pietas è tiepida. Il sole scalda e la brezza è bella stesa in mare. Ci sono le barche da scaricare. Sono rimaste appese al carrello da Andora. Mentre si lavoricchia intravedo una biondina che nasconde i suoi occhi dietro un paio di occhialoni da sole stile anni ‘50. Quando è a poche decine di metri noto che zoppica un po’ e capisco che dietro a quegli occhialoni non ci possono essere altro che due occhi azzurri. E’ Tini. Il ginocchio le è andato a puttane mentre giocava a pallavolo. Sto ben attento a chiederle se le manca far vela e opto per sapere se ha deciso per l’operazione al menisco/legamenti. Mi (e ci) racconta tutte le ultime news. Questo infortunio è stata una bella mazzata sulla schiena. Ho più del doppio dei suoi anni ma se mi dovesse capitare un infortunio come il suo, avrei le stesse, identiche reazioni. Questa similitudine deriva probabilmente dal fatto che sono un eterno bambino ma è innegabile che privare una persona dello sport che ama è una bella prova da superare. In cuor mio so che riuscirà a saltare l'ostacolo e sono altrettanto sicuro che tornerà a far vela più e meglio di prima.

Eppoi sai una cosa Tini? Questo stop ha un paio di lati positivi che ti dirò la prossima volta che ti vedo al Circolo...