Il PDDFDT si è evoluto: ha reclutato nuovi adepti e ha mutato la ragione sociale diventanto il Boba Sailing Team. Per ora ci sono cinque laseristi, due allenatori e una ragazza pon pon. Ed è esordito alla grande lo scorso weekend al Trofeo Per Paolo. Prima, seconda, terza e quarta posizione. Purtroppo la regata non ha avuto la benedizione del "weather": sabato vento assente e domenica bora a singhiozzo. Una sola prova svolta in due giorni.
mercoledì, ottobre 31, 2007
domenica, ottobre 21, 2007
I miei primi 30 nodi
In foto rende sempre meno. Assicuro che erano trenta.
Si sa: i velisti esagerano sempre quando parlano della intensità del vento con cui hanno regatato. Ma io mi salvo. La fonte è l'anemometro del comitato di regata del Campionato Sloveno. Tre giorni di regata a Portorose presso lo Yacht Club Pirat. Un primo giorno di "pachea", il vento inesistente ha permesso lo svolgimento di solo una prova. Un secondo giorno di bora a 25 nodi. Siamo in Slovenia quindi tre prove svolte. Un terzo ed ultimo giorno con 30 nodi. Siccome il vento aumentava ancora abbiamo fatto "solo" una prova. Questa è la vela per cui faccio tanti sacrifici. Si regata sempre ed in ogni condizione. Pochi fronzoli e tanta sostanza. Un piatto di pastasciutta ed un the caldo, il resto si spende in mare.
Due paroline sui trenta nodi. Non nego di essermi un po' cagato sotto quando, poco prima di partire, il mio Laser scuffia da fermo con scotta e vang lascato. Potenza della bora e delle sue raffiche che arrivano dall'alto. Stesso "paurina" anche quando, arrivato alla boa di bolina, penso: "e mò?". Ok ricordati di lascare vang. Convinzione. Lasca. Schiaccia. Poggia. Poi la barca urla. Soddisfazione. E come dimenticare il segno della croce prima della strambata? Una mi viene. Della seconda ricordo solo l'impatto della mia testa con il mare.
Due paroline sui trenta nodi. Non nego di essermi un po' cagato sotto quando, poco prima di partire, il mio Laser scuffia da fermo con scotta e vang lascato. Potenza della bora e delle sue raffiche che arrivano dall'alto. Stesso "paurina" anche quando, arrivato alla boa di bolina, penso: "e mò?". Ok ricordati di lascare vang. Convinzione. Lasca. Schiaccia. Poggia. Poi la barca urla. Soddisfazione. E come dimenticare il segno della croce prima della strambata? Una mi viene. Della seconda ricordo solo l'impatto della mia testa con il mare.
Il mare, già il mare. Quello proprio era indimenticabile. La bora sottocosta non fa molta onda, ma spazza tutte le creste. Il mare piano piano si dipinge di bianco. Nella baia di portorose il mare calmo non è proprio blu. Se il cielo è azzurro e c'è un bel sole diventa verdastro. Verde e bianco.
Oggi era tanto bianco.
Oggi era tanto bianco.
lunedì, ottobre 15, 2007
Allenamenti/2
Alba di domenica: in viaggio verso la bora
Mentre a Trieste la partenza della Barcolana è positicipata per troppa bora io e Franz siamo fuori da oltre 1 ora. Ritrovo domenica mattina ore 8.15 allo Svoc. Armiamo e usciamo. La giornata è incantevole. Bora e cielo azzurro. Il divertimento ha inizio. Ci scaldiamo con una serie di virate ogni minuto, poi si passa ad alcuni esercizi di tecnica di bolina. Il mare bolle con le classiche onde corte e ripide della bora. Gli inglesi lo chiamano "chop". Sono le condizioni più dure per il Laser che sbatte e rallenta su ogni onda. Il segreto è lavorare di peso/scotta/timone per mantenere sempre la massima velocità. Che casino. Finito gli esercizi facciamo passo per confrontarci sulla velocità. Andiamo entrambi bene e c'è confidenza con il mezzo. Bene. E' ora di fare poppa. Non vedevo l'ora. Sono un po' lento e Franz mi stacca. Si ferma, mi aspetta, mi da due dritte e vado subito meglio. Poi troviamo due gavitelli e decidiamo di fare un paio di regatine: partenza a coniglio, bolina e poppa. Una la vince lui e una io. Sono contento. Alla terza, cazzo vang e la cimetta di vectran espode! Non ci voleva... tento di aggiustarlo ma non si riesce. Decido allora di rientrare e prendere in prestito il vang di Roby. Rientrare è esaltante: una continua planata. Quando torno fuori il vento è calato un po' e allora decidiamo di fare alcuni esercizi di "tacking-war" e qualche altra regatina. Verso le 2 del pomeriggio rientriamo. Il cielo terso ed il sole tiepido ci scalda mentre disarmiamo. Che spettacolo!
mercoledì, ottobre 10, 2007
Allenamenti/1
Monfalcone - Svoc.
E' stato un weekend all'insegna della bora. Scura il sabato e con il sole la domenica. Sabato siamo usciti io e Franz. Sotto una fastidiosa pioggia ci siamo messi subito a "lavorare" nella speranza che il vento crescesse... ed invece dopo un paio d'ore la bora scompare per lasciare il posto ad un vento ballerino che ci impedisce di allenarci con metodo (nel giro di 10 minuti passa da bora, a scirocco a ponente...). La domenica la giornata è stupenda. Cielo chiaro e bora forte. Troppo. Io arrivo al circolo alle 8 di mattina e sono purtroppo solo. Il mio fratellino opossum si è fatto male alla schiena. Fuori ci sono 40 nodi. La Bernetti è stata annullata. Nel frattempo arriva Ale e decidiamo comunque di provare ad uscire stando in "bacino". Il mare anche all'interno del canale è bianco. Usciamo e ci mettiamo a fare partenze e boline ed è il festival delle scuffie. Dopo neanche un'ora e mezza e dopo una doppia scuffia sono senza energia. Il vento sembra aumentare ancora e decidiamo di rientrare.
Ora la barchetta è a casa per un po' di restauro alla mastra dell'albero. Prossimo weekend c'è la Barcolana e anche io sarò nel golfo di Trieste. Ad allenarmi con il mio Laser!
giovedì, ottobre 04, 2007
Back to School
Archiviato il Cico è tempo di programmi. Di fatto l'anno nuovo inizia ora, un po' come la scuola. E quindi si pensa a quali materie approfondire, quali corsi seguire e dove riparare con qualche lezione extra. La mia barchetta è ora a Monfalcone, gentilmente ospitata dallo Svoc. E' qui che pensavo di affrontare i primi studi. Lo scorso weekend io e Franz, sotto l'occhio vigilie del professor Roby, abbiamo affrontato alcune vecchie materie su cui pensavamo di avere una facile sufficenza: partenze, virate e strambate. Il prossimo finesettimana si aprono nuovi libri. Nel frattempo mi sono iscritto al corso di preparazione fisica: frequenza obbligatoria, 4 lezioni la settimana, due aerobiche e due anaerobiche.
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